GENOVA -I lavoratori di Wartsila in corteo dal varco delle Grazie, in piazza Cavour, e sino alla Regione Liguria, in piazza De Ferrari, per protestare contro la decisione della multinazionale finlandese Wartsila di trasferire il sito di Trieste negli stabilimenti di Vaasa in Finlandia, di fatto provocando il licenziamento di 451 lavoratori.
Una protesta si è svolta in contemporanea anche a Napoli e Trieste, le altre due città con sedi Wartsila.
Una cinquantina di lavoratori con gli striscioni rossi di Wartsila Italia, con l'aggiunta di alcuni operai delle altre aziende delle Riparazioni Navali, bloccando il traffico di piazza Cavour per soli pochi minuti e transitando dalla strada pedonale di via San Lorenzo, hanno marciato fino alla sede della Regione a De Ferrari, da sempre, a loro dire, sempre molto vicina alle loro istanze.
Una protesta poi spiegata nei dettagli da Maurizio Ottomano, della rappresentanza sindacale di Fim Cisl della Wartsila: "Stiamo manifestando perchè siamo contrari al comportamento da una nazione come la Finlandia che ha sovvenzionato la Wartsila per costruire uno stabilimento in Finlandia a discapito di quello di Trieste per il quale sono stati annunciati 451 licenziamenti che non hanno nessuna ragione tecnica visto che l'azienda è in attivo e aveva ricevuto grandi finanziamenti dello Stato italiano per l'innovazione tecnologici, Pnrr e altro, ha ricevuto soldi dall'Italia e ha visto crescere il proprio know-how, le esperienze, per scelte politiche. Contestiamo questo modo di agire non solo come lavoratori ma anche come italiani perchè ci siamo stufati di essere defraudati di quello che viene fatto nel nostro Paese da un'azienda che è fornitrice di motori per la marina italiana e di motori per le centrali. Perché siamo qui davanti alla Regione? Chiediamo un supporto che ci è già stato dato più volte dalla Regione ma continuiamo a chiedere solidarietà affinché ci sia una soluzione a questa situazione".
Durante la protesta si è fatto cenno anche grande progetto del Waterfront che permetterà di passeggiare dal porto Antico e sono in corso Italia, passando proprio davanti all'area delle Riparazioni Navali: "È Chiaro che può essere una preoccupazione, noi ribadiamo solo che anche questa importante opera tenga conto e essere integrata con i tanti posti di lavoro del nostro comparto" hanno ribadito i manifestanti.
IL COMMENTO
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