Attualità

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di Filippo Serio

LIGURIA - Prima venivano avvistati solamente nei boschi e nei letti dei fiumi in secca, oggi non è difficile avere incontri ravvicinati con uno o più cinghiali durante le attività più quotidiane della giornata. Anche chi vive in città si sarà imbattuto almeno una volta in questi animali: che sia per strada o vicino ai cassonetti dell'immondizia, nei parchi o sulle spiagge, addirittura in autostrada o sui binari del treno dove basta un attimo per provocare un incidente. Solo questa notte una famiglia di 8 esemplari è stata avvistata mentre passeggiava tranquillamente in una piazza De Ferrari semideserta.

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Una situazione delicata in Liguria e in alcune regioni d'Italia, aggravata dalla diffusione della peste suina africana che ha attivato il monitoraggio e per un certo periodo anche la limitazione della circolazione delle persone nei boschi: oggi i casi accertati fra Liguria e Piemonte sono 181, di cui 62 nella nostra regione. L'ultima positività è stata individuata nel comune di Campomorone, non lontano dal capoluogo ligure. Ed anche nel Lazio da alcune settimane si verificano casi quasi quotidianamente.

Non solo Genova, anche alla Spezia fanno i conti con la presenza degli ungulati: l'ultima vicenda che divide, quella della famiglia di 8 esemplari rinchiusi all'interno del parco della Maggiolina, dei quali uno è morto pochi giorni fa. 

Se da una parte c'è chi spinge per l'abbattimento di questi animali, che in certe situazioni possono risultare pericolosi, dall'altra si schierano associazioni animaliste che chiedono con forza di non intervenire. Dopo giorni di presidio davanti al parco, il sindaco della Spezia si era espresso così: "Ho firmato un’ordinanza di NON abbattimento, ma che vengano addormentati e portati in una zona sicura. La competenza sugli ungulati è regionale, ma farò di tutto per tutelare loro e gli spezzini cercando di risolvere un problema che riguarda, purtroppo, diversi quartieri. Il loro habitat non è la città". 

Solitamente infatti i cinghiali vivono nelle parti più fitte dei boschi o nei comuni abitati più periferici: solo nell'ultimo anno la loro presenza sembra raddoppiare, tanto che infatti spesso li vediamo scorrazzare nelle vie più frequentate delle città.