Attualità

2 minuti e 40 secondi di lettura
di Stefano Rissetto

L'offerta di Bper per rilevare Banca Carige, secondo l'amministratore delegato dell'istituto genovese Francesco Guido, "è sicuramente un'opportunità, su questo non c'è alcun dubbio, non commento oltre perchè ciò appartiene esclusivamente all'azionista di maggioranza".

"Bper è uno dei principali gruppi bancari italiani, con una rete di sportelli molto importante - aggiunge Guido - e ha delle ambizioni di crescita significative che ha già manifestato con delle partecipazioni importanti in altre banche di medie dimensioni come la Popolare di Sondrio, quindi è un organismo assolutamente vitale e importante come altre banche italiane".

"Carige - aggiunge Guido - non ha bisogno di essere salvata, vorrei smitizzare questo, è una banca che non viene raccontata per quello che è il suo presente. Carige rappresenta un'opportunità di crescita importante per un numero significativo di partner bancari. E' una banca che nei primi tre trimestri del 2021 ha realizzato una crescita dei ricavi del 15,9%, quando la media del sistema è stata del 2,3%; ha contenuto i costi del 2% mentre il sistema è cresciuto, ha un profilo di rischio più basso rispetto alla media di mercato".
"Carige è una banca che deve approdare necessariamente a una combinazione di business. Come tutte le banche italiane, ad eccezione di una, ha necessità di ingrandirsi per assicurare un sostegno al territorio, quindi Carige non ha una condizione di necessita', se non quella di affrontare delle scelte di crescita e rafforzamento", ha detto Guido. "Carige rappresenta un'opportunità di crescita importante per un numero significativo di partner bancari, chiaramente dipende dalla capacità di una singola banca di poter intraprendere un percorso di aggregazione, un requisito non comune a tutti. Sul fatto che rappresenti un'opportunità industriale credo che non ci siano dubbi, perchè è una banca pulita, sana, con una vitalità di gran lunga superiore rispetto alla media di mercato", ha concluso Guido.

 Nel caso Bper rilevi Banca Carige "Genova probabilmente - puntualizza Guido - non avrebbe più la sua banca come centro decisionale, però da questo punto di vista è importante cercare di comprendere quale sia l'effettivo vantaggio del territorio. Il territorio non ha un vantaggio nel fatto di avere un centro decisionale posizionato in via Cassa di Risparmio ma dal fatto di avere la possibilità di servire il territorio, le imprese, le famiglie e garantire i posti di lavoro. Credo che il valore, le prospettive e il significato per la Liguria dipendano dalla qualità del soggetto che entra in Carige e quindi il servizio che sarà in grado di offrire alla Liguria".

"In caso di incorporazione bancaria la banca incorporata 'scompare' come soggetto autonomo, poi ci sono delle scelte industriali, che possono comunque mantenere il marchio, - ipotizza - il marchio può essere valorizzato, scelte che hanno visto interpretazioni diverse da parte dei singoli acquirenti nel corso degli ultimi anni a seconda delle convenienze e delle opportunita'"

Anche il presidente di Banca Carige Giuseppe Boccuzzi concorda: "L'offerta di Bper costituisce una soluzione definitiva, però non conosciamo ancora i dettagli dell'operazione. Li stiamo aspettando con grande attenzione, così come le deliberazioni che dovranno assumere le istituzioni".
"Nella speranza che l'operazione sia in grado di dare la massima tutela e protezione a tutti gli stakeholders della banca, che sono numerosi, la soluzione è tanto più attesa - conclude - nella misura in cui riuscirà a rispondere alle aspettative della banca".

TAGS