GENOVA - Si è chiusa con una grande partecipazione la 36esima edizione della mostra della Zucca a Murta, frazione di Genova Bolzaneto in val Polcevera. Tanti genovesi e non sono per due fine settimana hanno visitato la tradizionale mostra autunnale. Il tema di quest'anno era "La Zucca e le Arti". Un percorso tra cinema, fumetti e letteratura. L'edizione della mostra è stata l'occasione per premiare la zucca più grossa, la più lunga, la più strana e la più bella votate proprio dai visitatori.
La zucca venne importata in Europa nel XVI secolo dai coloni spagnoli dall'America, dove era già coltivata da tempo soprattutto nelle aree del Messico e del Sud degli attuali Stati Uniti. Inizialmente ebbe una funzione ornamentale e solo in un secondo momento si trasformò in vero e proprio alimento da preparare (e gustare) in modi diversi.
La piccola frazione di Murta proprio grazie alla zucca si anima in questo periodo dell'anno. L'origine del nome della frazione che sorge in Val Polcevera deriva dal ligure 'murtin" ovvero la piante del mirto un tempo molto diffuso in quella zona. Ma Murta ha anche un passato importante da un punto di vista storico grazie alla famiglia 'de Murta'. I suoi discendenti ricoprirono ruoli di prestigioso tra il XII e il XIV secolo nella Repubblica di Genova. Tra di loro il più importante è stato Giovanni da Murta, secondo Doge della Repubblica di Genova.
Oggi Murta conta circa 1550 residenti. Ma tra le curiosità della storia di Murta c'è anche quella che ha dato un primato alla piccola frazione: nel 1922 Murta fu infatti primo paese in Liguria a inaugurare un monumento per commemorare i suoi 53 concittadini caduti al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Non solo, nel piccolo cimitero di Murta trova riposo eterno Maria Antonietta Massuccone Mazzini, sorella del patriota Giuseppe Mazzini.
IL COMMENTO
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