GENOVA - Sulla spiaggia di Boccadasse i resti in legno di un'imbarcazione distrutta dal mare, mentre i residenti di una delle cartoline più belle di Genova rimuovono le paratie dai portoni, necessarie ogni volta che è previsto mare grosso per impedire che si allaghino le abitazioni. Attorno a loro, tanti curiosi che tentano di immortalare con smartphone e macchine fotografiche lo spettacolo delle onde. Il ricordo delle ferite della mareggiata del 2018 è ancora nitido nella mente di tutti i genovesi: barche spazzate via dal mare, muretti distrutti, case e ristoranti allagati. Ed è per questo che i cittadini hanno chiesto all'amministrazione un frangiflutti per proteggere la spiaggia, tra loro anche il pittore Andrea Dagnino che ricorda i danni di quattro anni fa. "Quel 29 ottobre 2018 le onde arrivavano quasi a coprire tutto il portone del mio atelier", racconta. "Entrò l'acqua e anche altri appartamenti si allagarono e si trovarono gli infissi divelti dalla forza del mare". In totale vennero stimati 2 milioni di euro di danni.
"Abbiamo fatto richiesta per un frangiflutti, hanno messo scogli in tutta la riviera ma qui non hanno fatto niente. Ogni volta che viene mare mosso, dobbiamo stare in ansia perché il mare è imprevedibile: questa volta ha spazzato via una barca"
Dal Comune di Genova arriva la rassicurazione del vicesindaco Pietro Piciocchi che spiega a Primocanale come sia in corso uno studio idraulico su tutto il litorale di Genova per aumentare la difesa costiera. Alcuni interventi sono già stati realizzati come i pennelli a Vernazzola, altri verranno effettuati nelle prossime settimane tra Quinto e Murcarolo e nel giro di due o tre mesi i progetti verranno poi presentati ad un tavolo congiunto con Regione Liguria che dovrà approvarli, dato che la competenza su queste opere è regionale.
"La soluzione della diga soffolta per i tecnici desta qualche perplessità, perché strutture di questo tipo alzano il livello dell’onda e comportano il rischio di erosione della spiaggia"
Per questo motivo si sta cercando l'opera più indicata per proteggere il borgo di pescatori dalla furia del mare. Verrà rinforzata la scogliera, ma poi il piano con tutti gli interventi "dovrà essere portato a Roma per chiedere tutti i finanziamenti necessari". La situazione è comunque complessa, anche perché c'è da tener conto delle rispettive competenze e sul litorale, da Punta Vagno a Voltri, si inserisce una terza realtà, ovvero l'Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale.
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IL COMMENTO
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