LA SPEZIA - Continua lo sbarco dopo che ha attraccato al porto della Spezia la nave di Medici senza Frontiere Geo Barents. A bordo al momento dell'attracco ben 237 migranti, tra cui 27 donne e 87 minori, 74 dei quali non accompagnati.
La prima a scendere dal rescue vessel è stata una donna, ferita, accolta dagli operatori della Croce Rossa. Poi un piccolo grido di gioia, un sorriso: così la prima bimba sbarcata dalla Geo Barents ha fatto scattare l'applauso e la commozione delle persone che l'hanno accolta a terra. La piccola, che ha sceso la passerella della nave in braccio a un operatore della Croce Rossa seguita da una parente, ha ricevuto un cappellino a pois di lana con il pompon rosa.
Subito dopo è scesa anche la piccola che piangeva disperatamente quando è salita sul gommone della Geo Barents preceduta dalla madre nel video che sta girando l'Italia del primo salvataggio effettuato dalla nave di Medici senza frontiere. Le operazioni dovrebbero concludersi entro la mezzanotte, con un primo controllo di positività al covid e il successivo smistamento di chi ha contratto il virus.
Ai microfoni di Primocanale il direttore generale di Asl 5, Paolo Cavagnaro, dopo un primo sopralluogo sulla nave attraccata. "Sul discorso covid parliamo di tre positivi su una cinquantina di tamponi che hanno portato a due ricoveri, uno per polmonite. Altre due persone sono state portate all'ospedale per delle ustioni, tutte causate da idrocarburi e il mare, questo fa capire anche il viaggio prima di salire su questa nave. Un'altra donna è ora ricoverata in via precauzionale perchè incinta".
Le manovre d'attracco della Geo Barents sono state seguite in silenzio, fatti salvi i rumori del porto che è, e resterà, operativo. Poi, nel momento in cui la grande nave bianca e blu ha accostato è partita la macchina dell'accoglienza: due uomini della Sanità marittima sono saliti a bordo per iniziare le operazioni di controllo sanitario di migranti e equipaggio. Lo sbarco è iniziato verso le 16,30.
Le operazioni dovrebbero concludersi entro la mezzanotte, con un primo controllo di positività al covid e il successivo smistamento di chi ha contratto il virus.
Ai microfoni di Primocanale anche il prefetto Maria Luisa Inversini, che durante le prime operazioni di sbarco ha detto: "Quando verranno fatti gli accertamenti in maniera compiuta e se emergeranno violazioni che dovranno essere contestate dagli organi accertatori che non sono io ma Guardia di finanza o polizia. Deciderò comunque in coscienza e con la massima serenità e con la competenza che ho maturato negli anni". La nave infatti potrebbe, secondo il recente decreto Piantedosi, venir sottoposta a sequestro amministrativo.
Tutti saranno sottoposti a tampone Covid sottobordo da un medico della Polizia di Stato. Le persone risultate negative verranno visitate da specialisti dell’ASL 5 (tra cui ginecologi, psichiatri e pediatri) mentre per gli infettivi è previsto un percorso separato. Seguiranno le operazioni di foto segnalamento da parte della Polizia di Stato. La Croce Rossa Italiana ha messo a disposizione le tende necessarie mentre la Caritas fornisce il ristoro e la prima assistenza.
Un importante contributo logistico è stato fornito dalla Protezione Civile Regionale.
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Questa mattina 52 volontari della Croce Rossa Italiana della Spezia hanno allestito le tende termo-riscaldate in porto, sulla Calata Artom. All'interno delle strutture i primi controlli medici e l'accoglienza con coperte e generi di prima necessità. Giorni di preparazione con l'allestimento delle brandine all'interno dell'ex Terminal 1, a Largo Fiorillo, punto di sosta dei migranti prima di essere spostati verso le strutture di accoglienza di destinazione.
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Dopo le riunioni della task force in Prefettura è stato stimato un tempo di almeno due giorni per completare controlli sanitari e controlli di polizia. I migranti verranno redistribuiti sul territorio ligure e nazionali. Nella mattina ha preso il via l'installazione delle tende termoriscaldate e delle brandine. Nel frattempo è stato raccolto dalla Caritas e dalle altre associazioni, tra cui coperte, vestiti e cibo. Durante le prime fasi sono attesi i mediatori culturali, come raccontato ieri a Primocanale dal direttore del 118 Ferrari.
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Circa una quarantina di testate giornalistiche presenti sul posto, anche dall'estero dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia, per questo evento che a Spezia non capitava dal 2015 quando era attraccata un'altra nave con alcuni profughi. Migranti provenienti non solo dall'Africa, ma anche dall'Asia come dal Bangladesh. Tra i 74 minori, c'è anche un bambino che ha meno di un anno con la madre. Sul posto sorvola le operazioni l'elicottero della Guardia di Finanza.
La nave rischia 10 mila euro di sanzioni e un fermo di circa venti giorni: è ancora troppo presto per capire se ci saranno gli estremi di legge per fermare la nave nel porto della Spezia, ha detto il prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini ai microfoni dei giornalisti.
"Gestiamo due sbarchi, una circostanza molto impegnativa ma siamo preparati. Difficoltà? Non le abbiamo noi, le hanno coloro che sono a bordo. Noi siamo aperti alle navi che arrivano". Lo ha detto Mario Sommariva, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Orientale, che comprende anche i porti della Spezia e di Marina di Carrara, commentando l'arrivo della Geo Barents e l'arrivo della Ocean Viking a Marina di Carrara prevista per domani.
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Una volta fatti sbarcare i migranti verranno trasferiti con i pulmini al punto del commissariato del Porto, nell'edificio ex Dogane, dove verranno effettuate le operazioni di fotosegnalamento per i maggiori di 14 anni, come detto sulla base delle dichiarazioni del singolo. Seguirà con ciascuno un'intervista, con un tempo variabile tra i 15 e i 30 minuti in ragione della collaborazione dell’intervistato. All'arrivo della nave saranno presenti sia il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone.
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