GENOVA - "Per noi la Costituzione rimane la bussola di riferimento, a cominciare dall'articolo 1. Lo voglio ricordare: «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo». E questo deve significare che il lavoro deve essere alla base dell’azione della politica a tutti i livelli non solo il primo maggio" così nel giorno della festa dei lavoratori il segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri sottolinea i valori fondamentali della ricorrenza.
“La festa del primo maggio quest’anno è dedicata ai 75 anni della Carta Costituzionale, compiuti nel dicembre scorso - continua Maestripieri -. In Liguria sono previste molte iniziative nelle città capoluogo, ma anche in comuni più piccoli, segno che questa ricorrenza è molto sentita e che i cittadini sono affezionati alla "legge delle leggi" che istituisce i binari in cui il Paese si deve muovere per garantire e tutelare la democrazia e i diritti”.
I dati in Liguria mostrano una crescita dell’occupazione ma emergono ancora diverse criticità da contrastare rimarca il segretario generale della Cisl Liguria: "Sul tema del diritto al lavoro si è detto tanto ma, per quanto si sia detto, nulla potrà mai essere esaustivo, perché ogni giorno si deve far fronte a vecchie e nuove emergenze, dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, all’inflazione che fa perdere potere d’acquisto ai salari che sono oggi i più bassi e i più tassati tra i paesi industrializzati, all'eccessivo ricorso ai contratti temporanei e flessibili che tolgono certezze e prospettiva alle famiglie e deprimono i consumi e l'economia. Non è retorica affermare, proprio nella giornata della Festa del Lavoro, che bisogna fare di più per dare certezze ai lavoratori e alle famiglie” precisa Maestripieri.
C’è poi la questione dei giovani che cercano lavoro e che quando lo trovano spesso è instabile e sottopagato: problemi che devono essere presi di petto come rimarca lo stesso Maestripieri: "La Liguria, dopo il Covid, sta rialzando la testa, ma ancora, qui da noi, troppi giovani non trovano una prospettiva di lavoro soddisfacente e sono costretti ad emigrare”.
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Diverse le partite aperte, dall’occupazione stabile ai diritti passando per il futuro di aziende chiave e settori centrali per il territorio: “Il lavoro continua a soffrire in tutti i settori, dal terziario all’industria - spiega il segretario generale della Cisl Liguria -. Siamo entrati nella fase cruciale per il superamento di diverse crisi industriali aziendali penso ad Ansaldo Energia, ma anche ad Acciaierie d'Italia. Bisogna riaffermare il diritto all’istruzione e alla sanità pubblica. La nostra sanità, nonostante il grande valore e sacrificio del personale che vi opera, è ancora molto lontana dalla copertura del presidio necessario a garantire i servizi e far funzionare una "macchina" messa a dura prova dalla pandemia e dai tagli degli ultimi vent'anni e che, mai come oggi, ha assoluto bisogno di persone e mezzi. Poi, il settore edilizia a cui servono risposte: noi pensiamo possano essere legate al miglioramento della qualità dei quartieri di edilizia popolare. E allora non dobbiamo dimenticare l'articolo 1 della Costituzione. Tutelare il lavoro è tutelare la cittadinanza e l'economia per il benessere delle famiglie”, conclude Maestripieri.
IL COMMENTO
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