
GENOVA -La malasanità esiste anche nel mondo degli uccelli, ma solo per i gabbiani, unici pennuti che hanno perso il diritto al ricovero.
Lo ha disposto una singolare circolare del ministero della salute che da marzo per fronteggiare l'influenza aviaria ordina alle strutture veterinarie di ricoverare i gabbiani solo previo monitoraggio con tre tamponi dell'aviaria.
Risultato: siccome il Cras dell'Enpa di Campomorone (nella foto), unica struttura della nostra provincia che cura i gabbiani (e gli altri animali selvatici) feriti, non ha una struttura idonee per le quarantene, i gabbiani non possono essere ricoverati. Soccorsi sì, come fa quotidianamente la mitica guardia zoofila Enpa Gian Lorenzo Termanini, ma non ricoverati. Come a dire se hanno patologie o ferite gravi potrebbero essere lasciati morire per strada. Meglio va a Savona e alla Spezia dove invece le strutture Enpa hanno spazi idonei per effettuare l'eventuale quarantena dei gabbiani.
La circolare ministeriale mette in difficoltà anche i vigili del fuoco di Genova che in questi giorni in cui i piccoli gabbiani spiccano i primi voli dal nido ricevono in media 10/15 chiamate di soccorso per i gabbiani in difficoltà o feriti, "cosa andiamo a fare a soccorrerli se poi non sappiamo a chi affidarli?" si chiedono dalla centrale operativa dei pompieri di San Benigno, che pure da sempre risponde e continuerà a rispondere ad ogni chiamata di soccorso per ogni essere vivente.
Le limitazioni del ministro della salute per fronteggiare l'aviaria non riguardano gli altri uccelli. Questo non per un accanimento nei confronti dei gabbiani ma perché proprio fra questi pennuti, dicono gli esperti, si sta diffondendo in modo preoccupante l'influenza degli uccelli.
Curioso che molti giovani gabbiani cadono dai nidi e si feriscono perché non riescono a volare in verticale (come un elicottero) ma hanno bisogno di un minimo di spazio per decollare come un aereo in orizzontale.
Massimo Pigoni, responsabile dell'Enpa di Campomorone e vice presidente nazionale dell'Ente Nazionale Protezione Animali, svela poi, in fatto di uccelli, che nei giorni scorsi è stato soccorso nel torrente Verde, affluente del Polcevera, un pennuto per la prima volta in sei anni di attività finito al Cras: un tuffetto. Il pennuto, curato e già liberato, ed è tornato a volare libero anche grazie a un adeguato ricovero nel Cras, come non può più accadere ai poveri gabbiani, unici uccelli che hanno perduto il diritto a un'adeguata assistenza con tanto di circolare ministeriale.
IL COMMENTO
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