GENOVA -"Via Luccoli sorge sul torrente Luccoli, quindi ad ogni forte pioggia l'acqua viene non dalla strada ma da sotto, perché ogni attività ha un magazzino...".
Parte da questa triste constatazione la disanima di Michela Moiso (prima foto in alto), negoziante titolare di uno storico negozio di articoli sportivi di via Luccoli, una delle strade più eleganti del centro storico. Li, come in via Orefici e in piazza Banchi, le piogge torrenziali dell'ultima ondata di maltempo hanno trasformato le strade in un fiume e ora che è tornato il sole ai commercianti non resta che leccarsi le ferite.
Danni a volte limitati solo grazie all'abitudine dei negozianti nel fronteggiare questi eventi atmosferici: ma quando l'acqua ti arriva alle spalle è impossibile difendersi, Moiso ammette che il pavimento e il parquet del suo negozio sono stati gravemente danneggiati e dovranno essere rifatti.
Stessi sfregi ha riportato il parquet del negozio di abiti, anche coloniali, di via Luccoli di Corrado Luccarda (in alto a destra), fra l'altro marito della storica presidentessa del Civ di Luccoli: "Qui ogni volta che c'è l'allerta per le piogge passiamo la serata prima a sistemare la merce più in alto, così i danni li abbiamo subiti al pavimento...".
Più in basso, in via Orefici, dove invece l'acqua "bussa" dalla porta principale, non tutti però sono riusciti a salvare la merce, come ammette Gianni Guidotti (in basso a sinistra), titolare di una calzoleria che ha appeso ad asciugare un grande tappeto alluvionato, "l'Amiu mi ha detto che non posso smaltirlo se non è asciutto" garantisce perplesso, e aggiunge: "Io alle porte ho le paratie anti alluvione, ma l'acqua è entrata lo stesso e ora oltre al tappeto devo buttare anche molte paia di scarpe".
A tentare di dare una speranza ai commercianti è l'assessore ai lavori pubblici del Municipio Centro Est Tomaso Antonio Guaretti (in basso a destra) che dopo le piogge torrenziali ha personalmente confortato i negozianti e svela che quasi tutti i tombini allagati erano stati puliti con regolarità, come a ribadire che non è quello il problema.
L'assessore poi assicura il massimo impegno nella prevenzione degli allagamenti anche se con molto realismo non promette nulla.
"Nel centro storico sono molti i rivi tombinati (in tutto 12 a dire del geologo Alfonso Bellini Ndr) che dovrebbero essere adeguati alla portata delle piogge torrenziali che sempre più spesso colpiscono il territorio, ma per riordinarli e renderli sicuri servirebbe una sforzo economico enorme e avviare cantieri che getterebbe nel caos l'intero centro storico e non solo le attività. Per questo per ora garantiamo la massima attenzione nel controllare tutti i tombini e l'aiuto ai negozianti nel proteggersi da questi eventi al fine di limitare i danni".
IL COMMENTO
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