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di Redazione

LIGURIA - "Dall'inizio dell'anno i morti sul lavoro in Liguria sono 18: siamo maglia nera nel nord. Abbiamo scioperato per la carenze di personale tra gli ispettori. La finanziaria nazionale non dice nulla e conferma il tetto sulle assunzioni. Senza prevenzione e repressione la strage continuerà". Lo ha scritto in una nota Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria che ha commentato con gli altri segretari generali di Cisl e Uil l'ennesimo morto sul lavoro alla Spezia.

"Un'altra croce, oggi, sui luoghi di lavoro della Liguria, dove il numero delle persone che hanno perso la vita nel 2023 è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. È il 18º morto sul lavoro dall'inizio dell'anno nella nostra regione. Quasi contemporaneamente, a Genova, un operaio veniva schiacciato da un new jersey a Ponte Parodi e finiva al pronto soccorso in codice rosso, in gravi condizioni. La mancanza di sicurezza è nei fatti, nei numeri", ha sottolineato Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria.

"In questa regione muore ancora una volta un lavoratore ma, in questi giorni, le istituzioni continuano a sottrarsi al confronto - spiegano Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria e Fabio Servidei, segretario confederale regionale Uil Liguria -. Ci riferiamo alla mancata convocazione del tavolo ex articolo 7 in tema di sicurezza che in Regione ha la fama di essere un fantasma. L'assessore Angelo Gratarola, titolare di un assessorato che include anche salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, latita preferendo altri tavoli e altri argomenti".