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Ci sono Aadam, Said, Dorino, Mohamad, Fausto, Nicolae, Massimo, Manuel, Abdalla, Roberto e tanti altri che un nome non ce l'hanno
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di Andrea Popolano

GENOVA - Ci sono Aadam, Said, Dorino, Mohamad, Fausto, Nicolae, Massimo, Manuel, Abdalla, Roberto e tanti altri che un nome non ce l'hanno. Sono 21 i senza dimora che in questo 2023 hanno perso la vita in Liguria. L'ultimo è Seydou Diallo, 62 anni, trovato in una panchina senza vita: stroncato dal freddo gelido di queste notti di inizio dicembre a Genova. Ma la lista è lunga, per lo più stranieri di sesso maschile. Persone che i fatti della vita ha portato a non avere una casa. Gli aiuti delle associazioni spesso non bastano.

Qualcuno decide in autonomia di vivere per strada, giusto un pasto caldo al giorno per andare avanti. A riportare i dati è l'associazione fio.PSD (Federazione italiana organismi per le persone senza dimora). In tutta Italia nel 2023 sono 362 i senza fissa dimora che hanno perso la vita.

In Liguria la 'strage' è iniziata il primo gennaio con Mohamed Daoudosman, 47 anni del Sudan, che è morto annegato a Genova. Il 9 gennaio sono state due le vittime: una a Ventimiglia con un uomo rimasto folgorato sui binari, l'altro a Genova, un 73enne, che ha avuto un malore fatale. Il 18 gennaio una donna originaria della Germania è morta ad Albenga a causa del maltempo. Il 31 gennaio a Pietra Ligure il romeno Dorino, 62 anni, ha perso la vita in seguito a un malore mentre si trovava nella stazione in quello che era il suo tetto per la notte.

Il 23 febbraio è Fausto, 62 anni, a essere stroncato da una malattia mentre si trovava in ospedale. Era il 16 febbraio quando un uomo originario dell'Africa di 60 anni è morto investito da un treno a Chiavari. Il 25 aprile ha perso la vita Manuel, assassinato in centro a Genova: aveva 38 anni.

L'estate porta con sé la strage di migranti che provano a raggiungere la Francia partendo dall'estremo Ponente ligure: il 4 giugno è un ragazzo di 20 anni originario della Somalia a perdere la vita a Bordighera per annegamento. Due giorni dopo, il 6 giugno, a Ventimiglia un altro straniero è morto questa volta lungo il Roja. Il 20 giugno a 20 anni è Sayed a perdere la vita a Bordighera, anche lui arrivava dalla Somalia. Il 20 luglio a Savona è il 25enne S.O. originario del Ciad a morire per suicidio. Il 24 luglio è Abdalla Mahmoud Sayed a 19 anni a perdere la vita a Santa Margherita Ligure, era nato in Egitto: è stato ucciso. Il 18 agosto all'ospedale di Sanremo è il romeno Nicolae a morire a causa di un malore.

L'8 settembre, a 60 anni, ha perso la vita un senza tetto di cui non si conoscono le origini né il nome. Si trovava alla Spezia. Il 12 settembre è Roberto a venire ucciso in carcere a Genova: aveva 58 anni. Il 20 ottobre ad appena 18 anni è morto Aadam Cabdi. Provava ad attraversare il fiume a Ventimiglia, arrivava dalla Somalia. Il 13 novembre all'età di 63 anni ha perso la vita un uomo senza fissa dimora nato in Italia. Il suo corpo è stato ritrovato all'interno di un magazzino.  

Il 14 novembre a Ceriale ha perso la vita Massimo, aveva 47 anni: è stato ucciso. Il suo corpo è stato trovato lungo la riva di un fiume. Il 23 novembre a 40 anni a causa di una caduta un uomo di origine africana ha perso la vita a Ventimiglia: provava anche lui a raggiungere la Francia a piedi lungo il costone montuoso. Infine l'ultima vittima tra i senza dimora: Seydou che di anni ne aveva 62 anni e arrivava dal Senegal, la sua vita stroncata dal freddo.

Un modo per non dimenticarli. Persone figlie di vite piene di fragilità e difficoltà

Il luogo di ritrovamento racconta che la causa principale non è il freddo. Non è stato sempre facile infatti risalire alle ragioni primarie ma sempre grazie alla ricostruzione di chi conosceva le persone è stato possibile riscontrare come il 46% dei decessi è per incidente, violenza o suicidio e il 37% per motivi di salute.