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Il presidente Ferrando nel giorno della presentazione del nuovo direttore generale Vincenzo Monaco: "Non siamo più in grado di crescere in questa area, abbiamo bisogno di un ulteriore sfogo"
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di Andrea Popolano

GENOVA - "Vorrei ampliare queste aree del Porto Antico storico, dare una risposta alle tante richieste che abbiamo di spazi, di parcheggi e di ulteriori convegni, non siamo più in grado di crescere in queste aree quindi abbiamo bisogno di ulteriore sfogo e credo ci sia la possibilità di farlo. Dove? Calata Gadda ad esempio. Questi sono i miei sogni che  poi devono essere coniugati con gli interessi di carattere pubblico. La volontà c'è sempre stata, lo dico da anni" così il presidente del Porto Antico spa Mauro Ferrando nel giorno della presentazione del nuovo direttore generale Vincenzo Monaco (Leggi qui).  "Per adesso è solo un sogno, sarebbe il completamento di questo lembo di terra sul mare che oggi appare come una mela tagliata in due" precisa Ferrando.

Nel mentre vanno avanti i lavori per il nuovo Waterfront che sta nascendo alla Fiera sulla base del progetto di Renzo Piano. In questo senso l'obiettivo che la Porto Antico spa si è posta è quello di far convivere le due anime, quella nuova rappresentata dal Waterfront e l'area del Porto Antico nata per le Colombiadi del 1992. "Questa è un'opportunità più che una difficoltà - spiega Ferrando -. Va gestita in modo professionale. Le due aree dovranno giocare sinergicamente, quello che non ha uno ha l'altra e viceversa, e quindi completare la nostra offerta e non creare una competizione sbagliata all'interna portando eventi diversi per caratura, per qualità e tipologia".

E poi sul Waterfront di Levante il presidente aggiunge: "Diventerà uno dei quartieri più importanti del Mediterraneo e dell'Europa, dobbiamo attrezzarci per diventare i più competitivi possibili". Intanto il momento dell'apertura delle aree si avvicina. Il vicesindaco Pietro Piciocchi ha dato come cadenza fine marzo (leggi qui)

Tra la nuova area che sorge e il Porto Antico c'è la questione degli spazi di Riparazioni Navali. Anche su questo il presidente Ferrando spiega: "È vero che l’unione anche fisica è importantissima. Sappiamo che ci sono diverse problematiche sociali e politiche. Si libererebbe uno spazio capace di unire fino alla Lanterna. Si era pensato anche a una parte sopraelevata. Sicuramente si arriverà a una soluzione, non so ancora dire come e quando ma si arriverà".