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Come anticipato nei giorni scorsi da Primocanale perdite per 3,5 milioni di euro
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di Matteo Angeli

Si è tenuto oggi il consiglio di amministrazione dell'Aeroporto di Genova che ha approvato il bilancio 2023 con 3 consiglieri su 5. Il Collegio sindacale non avrebbe accettato di rinunciare ai termini per analizzare il bilancio che richiedeva parte del Cda e pertanto probabilmente le due assemblee convocate, una ordinaria per approvazione del bilancio ed una straordinaria per l’aumento del capitale proposto da parte del Cda di 4 milioni di euro per coprire le perdite e per portare il capitale a 7.7 milioni di euro, non si potranno fare il 28 giugno. 
Formalmente le assemblee dovrebbero essere convocate entro aprile e in caso di emergenze particolari si possono rimandare di 60 giorni e quindi al 30 giugno ma ora sembra che i termini potrebbero dover slittare avendo il collegio sindacale tutta l'intenzione di rispettare i tempi previsti per legge per analizzare la proposta di bilancio da presentare agli azionisti.
Ma esiste davvero l’obbligo di portare il capitale a 7.7 milioni di euro? Perché nella fascia tra 1 e 2 milioni di passeggeri, secondo alcuni, questo sarebbe il capitale sociale minimo richiesto da ENAC ma secondo altri pareri potrebbe essere necessario un importo inferiore e quindi non sarebbe obbligatorio ne motivato  arrivare a detto importo. Questo cambierebbe sostanzialmente l’aumento di capitale che verrebbe ritenuto ad oggi indispensabile di oltre 4 milioni di euro.

Su questo punto ci sarà battaglia prossimamente e il bilancio oggi comunque è stato approvato da 3 consiglieri su 5. Hanno votato a favore due componenti indicati dall’Autorità portuale, il Presidente Lavarello e l’avvocato Pozzolo mentre il terzo consigliere di Adsp Pitto ha rassegnato le dimissioni e quindi non era presente ma il Cda ha potuto contare anche sul voto favorevole di Adr dei Benetton tramite il consigliere da loro indicato nel Cda ingegner Cavalloni. Il rappresentante della Camera di Commercio Alessandro Cavo invece si è astenuto.

Quando verrà  approvato il bilancio si dovrà poi capire chi sosterrà l’aumento se gli azionisti e se dovessero rinunciare aprendo la strada a nuovi soggetti anche privati e in tal caso andrà capito chi e come potrà essere il o i nuovi azionisti e se questo diluirà e quanto gli azionisti pubblici.
Il candidato numero uno resta MSC di APONTE che potrebbe anche acquistare le azioni dei Benetton (Adr) sempre che gli altri azionisti pubblici rinuncino al diritto di prelazione previsto dallo Statuto. Se Msc dovesse anche fare aumento di capitale potrebbe diventare il primo azionista anche se la maggioranza pubblica, se si sommassero le azioni di Adsp e di Camera di Commercio, potrebbe restar ancora tale ma è tutto ancora da definire e capire stante i diversi dubbi interpretativi sopra raccontati.