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’obiettivo, spiega la Regione, è quello di "offrire alla popolazione un servizio efficiente, omogeneo e diffuso di impianti di cremazione, garantendo al contempo la tutela della salute e dell’ambiente".
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di a.pop.

LIGURIA - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha approvato il Piano regionale di Coordinamento per la realizzazione dei forni crematori. L’obiettivo, spiega la Regione, è quello di "offrire alla popolazione un servizio efficiente, omogeneo e diffuso di impianti di cremazione, garantendo al contempo la tutela della salute e dell’ambiente".

“Il Piano regionale di Coordinamento per la Realizzazione dei Crematori - spiega l’assessore Gratarola -, in base all’analisi statistico-demografica effettuata, non prevede allo stato attuale la necessità di realizzazione di nuovi impianti crematori o ampliamenti di quelli esistenti. Qualora però i Comuni dimostrino la necessità, sulla base dei dati statistico-demografici relativi a popolazione residente, indice di mortalità e scelta crematoria da parte dei cittadini del territorio, di realizzazione di nuovi impianti o modifica o ampliamento degli esistenti, il Piano ne definirà l’iter autorizzativo”.

Proprio a Genova è stato approvato dal Comune il progetto per la realizzazione di un nuovo forno crematorio a Staglieno che prevede un investimento di 6,5 milioni con una concessione della durata di 23 anni (Leggi qui). Il tema nei mesi scorsi è stato discusso in consiglio comunale a Tursi con le critiche da parte delle opposizioni e dei cittadini. Il vicesindaco Piciocchi aveva sottolineato come la richiesta di cremazioni sia aumentata: "Siamo passati da un rapporto cremazione rispetto al numero di morti che si aggirava al 52-60% nel 2011 al 78,5% del 2023. Abbiamo una tendenza in continua crescita" (Leggi qui).

A seguito di parere positivo da parte di Regione in base ai criteri riportati nel Piano, il Comune potrà procedere ad ottenere gli ulteriori pareri e autorizzazioni necessari in base alle norme vigenti. Qualora poi pervengano richieste di nuove installazioni, ampliamenti o comunque modifiche che comportino potenziali effetti sulle emissioni inquinanti, con conseguente necessità di variazione del Piano, lo stesso dovrà essere sottoposto a verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica.

Il Piano stabilisce anche linee di indirizzo relative a indicazioni minime per la valutazione degli aspetti sanitari per gli impianti di cremazione sul territorio e ne stabilisce i requisiti impiantistici, prestazioni emissive e indicazioni gestionali per gli impianti di cremazione. Il Piano sarà adeguato alle disposizioni che potranno intervenire con la futura normativa nazionale sugli aspetti tecnici.