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Vladimir Luxuria ha emozionato il pubblico del Dionisio Festival a Chiavari con lo spettacolo "Princesa", la storia vera di Fernanda
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CHIAVARI - Ospite del Dionisio Festival a Chiavari l'attivista e attrice Vladimir Luxuria, nonché ex deputata, che ha portato lo spettacolo "Princesa": un vero e proprio bagno di folla in piazza Nostra Signora dell'Orto, per una serata che ha portato la storia di Fernanda. Fernanda che dal Brasile parte inseguendo i suoi sogni. "Il suo soprannome Principessa potrebbe sembrare il titolo di una favola, quella di una donna in cerca del suo principe azzurro. In realtà, quando questa trans brasiliana arrivano in Italia, più che trovare il principe azzurro troverà uomini che la sfruttano, che la avviano alla prostituzione, all'alcol e alla droga". 

Una storia vera, senza lieto fine. Fernanda, infatti, finì in carcere dove si innamorò del suo vicino di cella e nel 2000, tra alcol, droga, la scoperta della propria sieropositività e una condanna per tentato omicidio, Princesa decise di togliersi la vita. Una storia che si intreccia anche alla Liguria. 

"Per me è sempre una grande emozione parlare di Fernanda, perché ha emozionato Fabrizio De André che ha dedicato a lei una canzone nell'album 'Anime Salve'. Ha emozionato don Andrea Gallo che l'ha conosciuta perché l'ha accolta per un po' di tempo a Genova e addirittura a Genova c'è un'associazione che si chiama proprio Princesa, di cui don Gallo è stato anche presidente onorario"

Per Vladimir Luxuria portare in scena la storia di "una perdente" significa "restituire a Fernanda quella dignità, che è stata calpestata nella sua vita reale. In fondo Fernanda aveva un sogno, piccolo, borghese, quasi antifemminista: voleva trovare un uomo a cui dedicarsi, fare le pulizie in casa, vivere una vita normale". 

"Sono la pecora sono la vacca / Che agli animali si vuol giocare / Sono la femmina camicia aperta / Piccole tette da succhiare": cantava così Faber per descrivere la sua storia e c'è una strana coincidenza che lega il cantautore genovese all'attivista, che ricorda come "quando sono stata a casa di Dori Ghezzi a Milano mi sono seduta tra tante poltrone proprio su quella in cui De André insieme a Ivano Fossati trovarono i primi accordi e le prime parole per condensare la storia nel breve spazio di una canzone, che arriva forte come un pugno nello stomaco". 

E in un momento come questo, in cui sempre più si sta prendendo coscienza dell'importanza di tutelare i diritti LGBTQIA+, uno spettacolo come questo parla al cuore di tanti. Anche la Liguria a giugno nel mese del pride ha dimostrato grande partecipazione alle manifestazioni organizzate sul territorio. Secondo Luxuria, tanti passi sono stati fatti in avanti e ancora se ne faranno.

"C'è chi parla di mondo al contrario, io parlerei di un mondo giusto. Il mondo giusto, secondo me è quello in cui dire di essere gay o di essere lesbica o di essere trans dovrebbe equivalere a dire tifo per l'Atalanta piuttosto che la Sampdoria o, che ne so, mi piace di più il pesto piuttosto che la pasta al sugo"

Ed è per questo motivo che queste tematiche, secondo l'ex deputata, andrebbero affrontate anche a scuola "non vuol dire fare ideologia gender o voler cambiare la mente o addirittura l'orientamento sessuale, ma vuol dire contrastare questo brutto virus che si chiama omofobia e transfobia. Perché purtroppo c'è chi ha perso la voglia di andare a scuola per questo motivo e c'è anche chi ha perso la voglia di vivere".