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Una vera e propria bagarre in aula rossa a Genova. Il regolamento sull'arte di strada ha fatto scatenare accese polemiche tra maggioranza e opposizione con la seduta che è stata anche sospesa. Alla fine il nuovo regolamento è stato approvato
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GENOVA - Una vera e propria bagarre in aula rossa a Genova. Il regolamento sull'arte di strada ha fatto scatenare accese polemiche tra maggioranza e opposizione con la seduta che è stata anche sospesa. Alla fine il nuovo regolamento è stato approvato. A Tursi sono arrivati anche loro, gli artisti di strada, che hanno manifestato davanti al Palazzo sede del Comune di Genova. L'opposizione ha provato a stoppare l'approvazione del nuovo regolamento con quasi 4mila tra ordini del giorno ed emendamenti. La seduta dopo la pausa è ripresa solo intorno alle 19,30.

Il nuovo regolamento prevede delle divisioni in zona della città dove esibirsi sarà off-limits: in viola le aree di influenza di 40 metri attorno agli edifici di culto; in giallo le aree di influenza di 30 metri attorno alle strutture ospedaliere e sanitarie operative 24 ore su 24; in arancione le aree di influenza di 30 metri attorno agli asili nido e scuole dell’infanzia; in verde le aree di influenza di 30 metri attorno alle università e biblioteche; in azzurro le aree di influenza di 30 metri attorno alle scuole primarie e secondarie. La delibera è stata approvata con 22 voti a favore e un voto contrario del consigliere di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli, assente il resto dell’opposizione.

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L'assessore Paola Bordilli sottolinea che ora con il nuovo regolamento ci saranno delle priorità relative alle postazioni del centro con 13 punti individuati. Tra le novità ci sarà anche l'introduzione di una apposita app che gli artisti di strada dovranno usare e permetterà agli artisti di prenotarsi e di collegarsi all’amplificazione delle postazioni. Il nuovo regolamento partirà dal primo settembre. Approvato in aula l'emendamento presentato da Crucioli che riguarda la sanzione per oltre tre violazioni delle norme di Regolamento, che porta i giorni di divieto di accedere alla procedura di autorizzazione da 60 a 40 giorni, così come i giorni di sospensione per effettuare una nuova prenotazione nel caso di assenza ripetuta (almeno tre volte) dell’artista.

Durante la seduta sono stati allontanati la consigliera Francesca Ghio e Filippo Bruzzone della Lista Rossoverde e successivamente anche i dem Donatella Alfonso e Rita Bruzzone. Scelta che ha fatto scatenare le proteste in aula con la minoranza che ha abbandonato i lavori. Sono alle 21,30 il regolamento è stato votato senza la presenza della minoranza ad eccezione di Crucioli.

Il primo a illustrare i documenti è stato il consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione, mandatario di diversi emendamenti che hanno preso in esame l’orario consentito per le esibizioni, i luoghi dove gli artisti di strada possono esibirsi, le sanzioni e l’abrogazione della app per la richiesta dei permessi. La seconda ad illustrare i documenti è stata la consigliera Lilia Bonicioli del Pd. Al centro degli atti l’interdizione di esibizione con emissioni sonore in prossimità dei luoghi di culto, il numero delle performance possibili in un mese, che chiede di aumentare a 60, e la revisione delle sanzioni.

La terza è stata la consigliera Alfonso del Pd. Argomento dei suoi emendamenti, tra gli altri, sono stati la riqualificazione dei luoghi di esibizione del centro storico e gli strumenti di amplificazione. Quarto è il consigliere Bruzzone della lista Rossoverde, che nei suoi atti ha chiesto, tra le altre cose, di adottare il Manifesto dell’arte di strada e di modificare gli orari delle esibizioni. A seguire ha illustrato i restanti emendamenti la consigliera Ghio della stessa lista che ha concentrato il suo intervento sugli orari di esibizione e sulla funzionalità della app. Tutte le modifiche sono state bocciate e così si è arrivati al voto finale che ha visto la minoranza, eccetto Crucioli, non presentarsi in aula.