GENOVA - La ricerca di un appartamento o di una stanza per molti studenti fuori sede iscritti all'Università di Genova (circa il 10% dei giovani universitari) può essere complessa. Per questo l'ateneo sta lavorando per aumentare i posti letto che riguardano le residenze universitarie, i così detti studentati.
Esistono due approcci per i servizi di residenzialità, uno che si basa sulla costruzione di grandi contenitori, le residenze universitarie, dove si crea una vera e propria community, l'altro, invece, di cui si occupa solo parzialmente l'ateneo, è quello di facilitare le connessioni tra chi cerca e chi offre.
Le residenze universitarie
Una residenza universitaria è un quartiere o un insieme di edifici, o anche un singolo edificio, dedicato all'accoglienza e all'alloggio di studenti universitari, spesso direttamente gestite dalle università. Sono anche definiti "pensionati", o "studentati". "Devo dire che sono molto apprezzati dagli studenti - spiega a Primocanale il rettore, Federico Delfino, che fotografa anche i passaggi futuri per aumentare i posti letto totali proposti in città -. Su questo tipo di visione c'è anche una legge nazionale, la legge 338 del 2000, che periodicamente fa uscire dei bandi. Noi abbiamo partecipato alla quinta edizione di questo bando che è uscito nel 2021, abbiamo avuto dei finanziamenti e quindi stiamo realizzando residenze per studenti in complessi che sono unitari.
I progetti
In questo momento è attivo un cantiere nel quartiere di San Martino che terminerà, con la regia di Aliseo, l'ente regionale per il diritto allo studio, nel 2025. "Ci offrirà 320 posti aggiuntivi in questi complessi di residenza", spiega il rettore. "Abbiamo vinto anche finanziamenti per realizzare altri 100 posti nell'ala est del nostro complesso monumentale dell'albergo dei Poveri e, sempre per il tramite di Aliseo, avremo anche altri 70 posti nell'edificio dell'ex magistero". Nei prossimi cinque anni quindi, l'Università immetterà 500 nuovi posti letto per i suoi studenti.
Il 'matching'
Poi c'è il secondo canale, quello che riguarda il matching dell'offerta con l'esigenza. "Abbiamo creato un portale che si chiama Cerco Alloggio e che mira a facilitare la connessione tra lo studente che cerca e il proprietario che vuole affittare. Un posto letto, un alloggio, qualsiasi tipo di richiesta - continua Delfino -. Sempre in questo ambito la Spim, la Società per la Promozione Immobiliare, è intervenuta con la riconversione degli edifici di via Porro ma anche quelli del Campasso, mettendo a disposizione alloggi per i nostri studenti under 35, quindi non solo studenti dei corsi di studio triennali e magistrali ma anche delle scuole di specialità del dottorato, con tariffe diciamo molto accessibili, circa 200 euro al mese per un posto letto".
IL COMMENTO
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