Stadio Ferraris, la telenovela continua. Genoa e Sampdoria, dopo averci provato per diverse settimane, non sono riuscite a trovare un'accordo che permettesse loro di formulare un'offerta congiunta per ristrutturare il Ferraris. Così il Genoa ha deciso di andare avanti da solo e di fare una fuga in avanti con un'offerta ufficiale inviata via pec al Comune di Genova. La società rossoblù, che aveva già presentato un progetto con l'architetto Penaranda, si muoverebbe con il supporto della Oak View, società specializzata nella gestione di impianti in diverse parti del mondo. Considerata la grave crisi finanziaria che attraversano i 777 Partners, resta difficile comprendere come possano buttarsi in questa avventura dai costi comunque non indifferenti. Pur capendo che, anche in un'ottica di un'eventuale cessione, avere uno stadio moderno e in gestione possa essere un plus non da poco, sarebbe interessante capire come intendono muoversi oggi e con che business plane.
"La nostra mossa non è polemica nei confronti di nessuno - fanno sapere dalla sede del Genoa - c'era da rispettare una data e lo abbiamo fatto. Massima apertura a continuare il dialogo con la Sampdoria".
I colloqui tra i due club quindi dovrebbero continuare nei prossimi giorni nonostante la diversità di vedute emerse negli ultimi colloqui. La Sampdoria aveva chiesto garanzie per essere sicuri della sostenibilità del progetto, il Genoa aveva risposto che invece non erano necessarie.
Sul fronte blucerchiato emerge stupore per la mossa del Genoa e dalla società filtra che servirà il tempo per fare delle nuova valutazioni restando disponibili a far parte della partita. Secondo la Sampdoria non potrebbe essere usato il progetto Penaranda che é stato acquistato al 50% dal club blucerchiato e messo "in pancia" alla newco Genova Stadium.
Sondaggio Primocanale/Tecnè: per il 52% dei genovesi lo stadio deve restare dov'è
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci