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I residenti non ne possono più: "Mangio con il tavolo che trema, vogliamo risposte". Intanto Autorità Portuale parla di un piano di sensori per monitorare la situazione
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di Aurora Bottino

"Pensavamo fosse una scossa di terremoto. Era estate, l'anno scorso, poi non è più successo nulla fino a settembre, quando le scosse di terremoto sono diventate all'ordine del giorno". Sospira Sandro Venzano mentre racconta della sua vita a Sestri Ponente, diventata ormai invivibile a causa delle vibrazioni che scuotono porte, finestre e pavimenti, come anticipato da Primocanale due mesi fa.

Cosa sta succedendo 

La zona da cui sono arrivate le prime denunce (il 15 ottobre) è quella che coinvolte via Ciro Menotti, via Catalani, via Mascagni, via Bianchieri, via Travi, via Leoncavallo e via Sestri, ma alcuni residenti raccontano di aver sentito dei forti tonfi anche a Pegli. Il primo giorno in cui erano stati avvertiti i forti boati erano state una quarantina le chiamate ai vigili del fuoco, intervenuti in più abitazioni e persino in una scuola elementare dove i bambini sono stati fatti allontanare in via precauzionale. A metà novembre al Teatro Verdi, si è tenuto un incontro pubblico durante il quale gli abitanti hanno denunciato una situazione ormai insostenibile. Presenti il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, i tecnici del Rina e dell’Autorità di Sistema Portuale, che guida il progetto.

Centinaia di pali di sostegno

La costruzione della nuova banchina di allestimento che "prevede l’infissione di pali di grande diametro mediante utilizzo di vibroinfissori e batti-palo, nell’area che attualmente ricade all’interno dello stabilimento Fincantieri". I lavori sono iniziati il 3 ottobre e si estenderanno per circa 6 mesi. Al centro delle polemiche c’è l'installazione di centinaia di pali di sostegno lungo la banchina, inseriti in profondità nel terreno per la costruzione di un nuovo bacino di carenaggio. Secondo i residenti, queste operazioni stanno causando danni rilevanti, tra cui vibrazioni, rumori incessanti e altre problematiche che hanno compromesso la qualità della vita nel quartiere. Durante l'incontro i cittadini hanno chiesto risarcimenti per i danni subiti e un intervento immediato per mitigare l’impatto del cantiere.

Le testimonianze e il comitato dei cittadini di Sestri Ponente

Ad attaccare anche il presidente del comitato, Nicolas Oppedisano: "In questo momento di disagio, dove non c'è né sinistra né destra ma c'è solo un grave problema del quartiere, ci deve essere qualcuno che dia delle risposte al quartiere. Dico sempre che i personaggi politici devono fare gli interessi dei cittadini e della cittadinanza, non delle grandi imprese o delle grandi catene. Ecco, questo è il momento". 

"Noi adesso esigiamo che qualcuno ci spieghi qualcosa, ci rassicuri, perché non si può vivere in questa situazione. Noi ci sediamo per pranzare e ci vibrano i pavimenti, vibra il tavolo come se fosse un terremoto costante - continua Sandro Venzano -. Non è normale questa cosa, non è piacevole che cittadini come noi, che hanno sempre pagato le tasse debbano vivere in queste condizioni".

"La prima volta che è successo sono uscita di corsa di casa, sembravo una pazza ma io ho pensato stesse venendo giù la casa" racconta Cristina Colla, un'altra residente. "Era l'anno scorso. Ho bisogno di risposte perché se continua così diventa difficile. Si sono formate delle crepe in casa, mi si sono rotte alcune piastrelle e comunque quando esco noto delle voragini nei muri. Io pago un ingegnere che mi viene a vedere che cosa sta succedendo nella mia abitazione, lo pago di tasca mia ma non è giusto".  

Le risposte di Autorità Portuale e Fincantieri e il monitoraggio 

"Per la conformazione dei fondali e per le diverse lunghezze dei pali che verranno infissi come da progetto - spiegava Autorità Portuale in una nota di fine ottobre - è possibile che in alcuni momenti delle lavorazioni, purtroppo non puntualmente individuabili, si presentino fenomeni di vibrazioni estese anche al di fuori del cantiere. Data la peculiarità delle attività - continuavano -, l'impresa appaltatrice, su richiesta di AdSP e della DL del cantiere, ha definito un piano di monitoraggio delle vibrazioni attraverso appositi sensori (vibrometri) posti in prossimità del cantiere. Tale sistema di monitoraggio consente di controllare che l’entità delle vibrazioni prodotte dalle lavorazioni rimanga entro parametri di sicurezza definiti nel rispetto della normativa vigente, e che in caso di vibrazioni anomale, si implementino azioni di mitigazione prima del raggiungimento di una eventuale soglia di allerta".

La risposta dei residenti è però chiara, servono certezze su quello che accadrà in alcuni palazzi dove tremano i muri. "Non succede a tutti, ci sono diversi cittadini che dicono di sentire solo i forti rumori ma non il tremolio - continuano i residenti di Sestri Ponente -. È strano, ma vogliamo sapere dove vengono messi questi sensori, vogliamo sicurezza".

 

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