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Il Natale è andato come da previsioni, con tante strutture ricettive che hanno deciso di non aprire per la settimana e rimanere chiuse e il meteo che come sempre gioca una carta importante
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di Aurora Bottino

Anche quest'anno non è andato benissimo il Natale turistico a Genova e in Liguria. A raccontarlo sono i dati - parziali per adesso - delle occupazioni alberghiere di quella che poteva essere, almeno sulla carta, una settimana da poter passare in Liguria tra arte, mare e shopping. E invece, ancora una volta, molti hotel sono rimasti chiusi con un'occupazione (di quelli aperti) che si è aggirata intorno all'80%.

Natale come da previsioni 

Il Natale è andato come da previsioni, con tante strutture ricettive che hanno deciso di non aprire per la settimana e rimanere chiuse e il meteo che come sempre gioca una carta importante. A fotografare la situazione a Primocanale è Aldo Werdin, presidente di Federalberghi Liguria. "Intanto il periodo è più da vacanza in montagna, questo è sicuro, ma in generale il Natale non è altissima stagione. Le persone solitamente si spostano subito dopo, prima c'è la festa con i parenti e la famiglia, poi la settimana bianca a sciare giusto in tempo per Capodanno. Noi ci occupiamo di quelle persone che decidono di non andare in montagna e magari si spostano al mare".

Il turismo degli italiani va a rilento ma così anche quello di tedeschi e inglesi

I dati, quindi, riflettono ancora una volta quelli dell'anno scorso, anche se non possono essere presi troppo in considerazione visto che molti alberghi e hotel risultano chiusi e riapriranno solo verso marzo. Purtroppo non c'è molto da fare, il turismo invernale è prettamente italiano e la vacanza rappresenta la salute economica delle nazioni: "Gli italiani al momento non stanno benissimo a livello economico e quindi cercano di accorciare il viaggio per non essere costretti a rinunciare - spiega Werdin -. Questo però significa che abbiamo tantissime 'toccate e fuga' e pochi soggiorni lunghi, soprattutto per Capodanno in cui per molte persone basta pernottare una notte, al massimo due".

"Ci siamo già accorti che anche altri paesi europei in estate hanno rallentato - conclude -, vedi la Germania e l'Inghilterra, che sono in questo momento in crisi e, di conseguenza, non si muovono e che facciano economia".  

 

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