Il sindaco facente funzioni di Genova Pietro Piciocchi ha risposto al commento dell'editorialista di Primocanale Mario Paternostro "Genova boccia le isole pedonali. Troppo rischioso sotto elezioni…"
"Le agenzie di questi giorni riportano che nella Città di New York è scoppiata una rivolta per la decisione del Sindaco Eric Adams di introdurre l'accesso a pagamento delle automobili che dalla sessantesima strada proseguono verso lower Manhattan. È lo stesso Sindaco che, come ci ha ricordato domenica scorsa Mario Paternostro, propone un progetto di semipedonalizzazione della 5th Avenue al quale dovremmo guardare con ammirazione e desiderio di emulazione, progetto che - mi racconta un caro amico newyorkese - pare in realtà piuttosto controverso e soprattutto ben al di là da venire.
Cambiano i continenti ma, checché se ne dica, i problemi che incontrano gli amministratori locali nel pensare al futuro della mobilità delle città sono sempre gli stessi. Certo, hanno vita facile nella grande mela dove si tratta di decidere se allargare lo spazio per i pedoni di una strada larga oltre 30 metri che - seguo il provocatorio accostamento di Paternostro - offre possibilità di immaginazione ben diverse dalla nostra Via Interiano.
Mi è piaciuto iniziare da quello che succede a New York perché nel nostro Paese - e nella nostra Superba in particolare - abbiamo la tendenza a mitizzare tutto ciò che è straniero, come se dovessimo prendere lezioni dagli altri, salvo poi accorgerci che non se la passano molto diversamente: anzi, il più delle volte anche peggio!
Il progetto della ZTL in piazza Fontane Marose
Torniamo adesso alle cose di casa nostra e alla controversa ZTL di Piazza Fontane Marose e zone limitrofe che - è il caso di precisarlo subito - non è un'isola pedonale e non credo potrà mai diventarlo: non vedo infatti come sia possibile rinunciare al transito degli autobus, essendo questo il principale snodo del centro che collega il levante al ponente cittadino, e viceversa.
Già questo solo fatto impedisce ogni parallelismo con Via San Lorenzo, che è una riuscitissima arteria pedonale che, tuttavia, può permettersi di fare a meno del passaggio dei mezzi del trasporto pubblico.
Ora, Mario Paternostro sostiene che la Giunta comunale, retta dal sottoscritto, avrebbe improvvisamente rinunciato alla ZTL di Marose per mero calcolo elettorale e che non sarebbe chiara la nostra visione sulla mobilità cittadina.
Ecco allora che mi sento chiamato in causa e, come auspicato nell'articolo, colgo favorevolmente l'invito per precisare alcuni concetti.
Il primo è questo: abbiamo sospeso per alcuni weekend la ZTL su richiesta unanime di commercianti e residenti per favorire gli acquisti e gli accessi in un momento molto particolare dell'anno, riservandoci ogni definitiva decisione entro la fine di questo mese, alla luce di un esame oggettivo dei risultati che il periodo di sperimentazione potrà fornirci e nel confronto con chi vive la zona tutti i giorni.
Piciocchi: "Alcune criticità si sono manifestate"
Non posso nascondere alcune criticità che si stanno manifestando, come, ad esempio, l'ipotizzata svolta in Piazza Fontane Marose con rientro in Via Interiano, che è molto problematica dal punto di vista dell'ordinato svolgersi della viabilità e del rispetto del codice della strada.
A tempo debito decideremo.
Per contro, l'esperimento dei posteggi kiss and buy, scaturito proprio dalla ZTL di Piazza Fontane Marose, piace ai cittadini e sta funzionando molto bene, di qui il nostro impegno ad implementare ulteriormente questa soluzione anche in altre zone della Città, come ci viene richiesto.
Quanto ai pedoni, nella primavera, se tutto va bene, avremo il completamento integrale del restauro di Galleria Mazzini e il Comune, insieme ai commercianti, dovrà fare tutto quanto possibile per convogliare il flusso delle persone da e per Corvetto in questo meraviglioso salotto della nostra Città che regala un'esperienza immersiva nella storia veramente unica.
Nei mesi scorsi, inoltre, ci siamo presi l'impegno di realizzare alcuni grandi parcheggi, che abbiamo già localizzato, a corona del centro, proprio per favorire il decongestionamento del traffico nel cuore della Città.
Ma è sulle grandi infrastrutture di trasporto pubblico che credo la nostra amministrazione dovrà essere ricordata per l'alta ambizione dei progetti e per le risorse senza precedenti che è stata in grado di mettere in campo con l'obiettivo di realizzare un sistema di mobilità finalmente rapido, diffuso ed efficiente che possa disincentivare, senza però demonizzare per chi ne ha bisogno, l'uso delle auto.
Assi di forza, Skymetro, prolungamento delle metropolitane, si tratta di una rivoluzione epocale del trasporto pubblico di massa per la quale ci vorrà ancora del tempo e sulla quale non abbiamo mai avuto timore di scontentare chi pensava che fossero opere inutili o chi oggi ci attacca, infastidito dai molti cantieri in corso.
Piciocchi: "Nessun calcolo elettorale"
Nessun calcolo elettorale, quindi, ma attenta ponderazione della scelte, dei risultati attesi e degli strumenti migliori per conseguirli in un quadro in continua evoluzione e - ripeto - nel costante confronto con chi vive la Città perché bisogna pure ascoltare il punto di vista della gente, accompagnandola gradualmente verso nuove abitudini, e senza pretendere di educarla a tutti i costi con la forza, come invece pretenderebbe un certo intellettualismo avulso dalla realtà.
Senza dimenticare, peraltro, che il nostro meraviglioso centro storico è già una gigantesca area pedonale che non deve farci invidiare altre Città che hanno problemi di vivibilità ben peggiori dei nostri.
Si dirà: ma non c'è contraddizione tra l'efficientare il trasporto pubblico e il realizzare parcheggi intorno al centro?
La risposta è assolutamente no.
Si tratta di due leve complementari di una politica della mobilità che vuole rendere una Città come Genova, caratterizzata da spazi angusti, da un lato pronta ad assorbire in modo ordinato il traffico veicolare, dall'altro a favorire chi sceglie di utilizzare il trasporto pubblico senza subire discriminazioni nell'esercizio del proprio diritto di muoversi.
A questo riguardo, aggiungo anche le ampie politiche di gratuità del trasporto pubblico che ha voluto il Sindaco Bucci e che il sottoscritto intende proseguire con convinzione: sì, perché dovremmo anche ricordarci con un certo orgoglio che Genova è la Città d'Italia - e una tra le prime d'Europa - che sta portando avanti la più ampia sperimentazione strutturale sulla gratuità, cosa tutt'altro che facile quando poi si deve fare di conto.
Eppure ci vogliamo credere!
Concludo, caro Paternostro: Genova non è New York e le assicuro che, nonostante i problemi che abbiamo, per le sue vie si circola e soprattutto si respira molto meglio.
Inoltre, mentre aspettiamo di vedere i futuri alberi della 5th Aveneu, invito a dare un'occhiata a quelli che abbiamo appena iniziato a collocare nella rinnovata Via Sampierdarena".
Pietro Piciocchi, sindaco facente funzioni Comune di Genova.
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