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Eros Mannino in visita a Genova dopo il rinvio a giudizio dei sei vigili del fuoco che soccorsero Andrea Demattei, rimasto incastrato con la canoa nell'Entella in piena
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di Giorgia Fabiocchi

"La nostra sorpresa, anche il nostro sconforto è legato al fatto che si sia posta attenzione in questa fase preliminare del processo, soltanto ai soccorritori e non magari ad altre situazioni o a soggetti che avrebbero potuto cagionare lo scenario che è stato per noi solo il punto di partenza". Così il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Eros Mannino, in visita a Genova sei vigili del fuoco andranno a processo per la morte di Andrea Demattei, quattordicenne morto il 16 gennaio 2023 per ipotermia dopo essere rimasto bloccato con la sua canoa alla foce dell’Entella, a Chiavari.

"Le indagini devono essere a 360 gradi"

"Voglio sottolineare che noi ci siamo trovati già con lo scenario fatto. È normale che l'autorità giudiziaria ricerchi sempre i colpevoli e ricerchi sempre di perseguire i reati. Detto questo, bisogna orientare a 360 gradi le indagini perché, ripeto, la creazione dello scenario non può essere certamente imputata al soccorritore.

"Cercheremo di far valere quella che è la verità tecnica"

"Noi forniremo intanto un supporto di affetto ai nostri ai nostri dipendenti, ai nostri vigili e ovviamente cercheremo di far valere quella che è la verità tecnica sull'accaduto".

 

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