Sono una pagina del libro "50 storie di successi nati per caso" di Oscar Farinetti, l'imprenditore dello slow food che nel 2015 li ha portati all'Expo di Milano per preparare la farinata. Proprio lì è iniziata la storia del 'successo nato per caso' degli Amici della Val Varenna, che nel 2017 hanno fondato un circolo con i proventi dell'esposizione universale che ha registrato 22 milioni di visitatori da tutto il mondo.
Dal forno di casa allo stand dell'Expo di Milano: la farinata da record della Val Varenna
Ma come ha fatto la farinata di un gruppo di amici che la preparavano a casa (come da tradizione della zona, famosa per i suoi mulini) a finire tra gli stand dell'Expo? "Quell'anno il nostro presidente Elio Bottaro, si è trovato in un ascensore con Farinetti - racconta a Primocanale Carlo Carossino, presidente del Circolo Amici della Val Varenna -. Si mettono a parlare ed Elio gli racconta della farinata, della tradizione, e l'imprenditore non perde l'attimo: 'Perché non venite a farla all'Expo?'. Abbiamo accettato, abbiamo deciso di scommettere su questa incredibile impresa e nel giro di una settimana eravamo 45 volontari pronti a partire. Abbiamo fatto i corsi Hccp, abbiamo creato le divise, ci siamo istruiti ed eravamo operativi. Il primo maggio 2015 abbiamo sfornato la prima farinata all'Expo di Milano". Dagli emiri agli americani passando per i cinesi: tutti, senza capire forse cosa fosse, hanno amato la farinata tanto da farsi la fila, assaggiare e rimettersi in fila.
![La farinata appena sfornata al Circolo Amici della Val Varenna Una teglia di rame con all'interno una pietanza gialla](/images/farinatavalvarennap32706.jpg)
Dopo l'esperienza milanese c'è la voglia di continuare: così nasce il Circolo
E così dopo sei mesi si chiude la manifestazione culinaria e si torna a casa. Ma gli Amici della Val Varenna non vogliono fermarsi: le idee per poter "dare" qualcosa indietro al territorio dove sono nati e cresciuti sono tante, così come i proventi dell'esperienza milanese. Così trovano un edificio dove un tempo c'erano degli uffici vicino a una cava che Amiu gli permette di affittare. Proprio lì nasce l'associazione di promozione sociale e si continua a fare la farinata per i soci mentre si lavora per il territorio con donazioni ad associazioni e realtà genovesi facendo conoscere la valle, "spesso dimenticata e lasciata andare - continua Carrossino -. Volevamo un luogo di aggregazione per poterci divertire, lavorare per la nostra zona, per la Val Varenna".
Promozione del territorio, farinata e beneficenza
Lo scorso anno proprio con la farinata è stato fatto un utile di 6mila euro interamente dedicato in beneficenza, come ormai tradizione: nel tempo donazioni sono state fatte a Sant'Egidio, a un centro d'ascolto della zona, alla Gigi Ghirotti, alla Croce Verde di Pegli e tante altre. Gli "Amici della Val Varenna" infatti, sono tutti volontari spinti dalla voglia di stare insieme e dal desiderio di mantenere vive le tradizioni della zona comprese, ovviamente, quelle legate alla farinata. Pochi ingredienti ma buoni: farina di ceci, acqua, sale ed olio extravergine di oliva. La farina che si usa è, rigorosamente, quella del Molino di Pegli, l'ultimo funzionante della valle, così come l'olio che è di oliva taggiasca della Riviera. I soci possono gustare la farinata con verdure di stagione - e quella con i carciofi.. che bontà - con le cipolline, il rosmarino e a volte con i formaggi. Poi spazio all'hummus preparato proprio dal presidente del Circolo e ancora le frittelline di mele e uvetta ricoperte di zucchero.
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IL COMMENTO
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