
Un protocollo d’intesa per dare a Genova il ruolo di “Capitale del Super Calcolo”. Alla presenza del sottosegretario per l’innovazione tecnologica Alessio Butti la firma sul protocollo nella sede di Liguria Digitale agli Erzelli per l'occasione stipata con centinaia di persone che hanno costretto gli organizzatori ad aprire una sala in più.
Il documento “Genova Capitale dell’High Performance Computing per la Ricerca Biomedica”, è stato sottoscritto da Regione Liguria, Comune di Genova, Liguria Digitale, Confindustria Genova, CNR, Istituto Italiano di Tecnologia, Università degli Studi di Genova, Istituto Giannina Gaslini IRCCS, Ospedale Policlinico San Martino IRCCS, Leonardo Camera di Commercio di Genova, Mnesys e RAISE.
Il presidente Bucci
Dagli anni Ottanta che Genova ha iniziato a sviluppare software e a fare lavori importanti basti pensare che il primo browser italiano è stato inventato proprio qui da noi. E' giusto che oggi sia considerata la capitale anche perché ora sono arrivati i dati, i cavi sottomarini che ci che connettono col mondo. Samo connessi con quasi 5 miliardi di persone, con gli ultimi cavi che arriveranno ci porteranno la totalità dei 7 miliardi e mezzo"
Ma c'è una nuova scommessa da provare a vincere: "Ora vediamo se avremo dal Governo il via libera per portare qui la Giga Factory per l'intelligenza artificiale. L'Europa ne avrà quattro, una in Italia, ce la "giocheremo" con Bologna che si è candidata col Cineca,. Genova ha il supercomputer di Leonardo il Da Vinci, che è più potente, più importante, soprattutto abbiamo una filiera enorme tra l'Iit, l'Università, tutte le nostre aziende, abbiamo veramente la capacità di fare un grande passo avanti con tutte le ricadute anche occupazioni che comporterà.Non servono grossi spazi. Una gigafactory ha bisogno di spazi per i computer, ovviamente, e di scrivanie per le persone che lavorano. Si parla di 15-20 metri quadrati per persona circa. Come vedete lo sviluppo dell’industria consente di avere posti di lavoro concentrati in spazi minori che in passato. La gigafactory, invece, è molto energivora perché i computer consumano un sacco di elettricità, però troveremo l’energia verde necessaria”".
Il sottosegretario Butti
"Genova e la Regione Liguria si confermano protagoniste nel super calcolo e nella gestione del dato - le parole di Butti - oggi celebriamo la capacità di Genova e della Liguria di essere in corsa in questa straordinaria evoluzione biotecnologica".
Le parole di Castanini
"Genova possiede già tutti i requisiti per essere considerata la capitale del super calcolo in campo biomedico – commenta Enrico Castanini, direttore generale di Liguria Digitale.- oggi candidiamo il nostro solido tessuto digitale, i grandi istituti di ricerca scientifica e altri elementi chiave già riuniti in un ecosistema, ognuno con le proprie competenze, per diventare ancora di più, per diventare la città capitale del dato e partecipare ai 200 miliardi di euro che la Commissione europea ha stanziato per il super calcolo applicato all'intelligenza artificiale e altri settori. Con questo accordo, con i nuovi finanziamenti previsti per i data center, con l'eccellenza internazionale di Leonardo radicata nel nostro territorio e con le connessioni ultraveloci garantite dai cavi sottomarini che passano da Genova, ci candidiamo a diventare un polo di grande importanza e ospitare anche la gigafactory nazionale. Certo non sarà facile ma comunque ci proviamo perché convinti di avere le carte in regola".
IL COMMENTO
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