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Si contano poco più di dieci comandanti donne in tutta Italia e una ventina di dirigenti
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di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA - L’architetto Maria Francesca Conti si è insediata da poco più di una settimana al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di via Antoniana alla Spezia, ma si è già perfettamente integrata tra i suoi uomini. Si vede dalla serenità che si respira in caserma, dove fino a qualche giorno fa il ruolo di vertice era ricoperto dall’ingegnere Leonardo Bruni.

La nuova dirigente ha assunto l’incarico di comandante dopo molte esperienze, tra cui il servizio prestato come direttore vicedirigente a Sassari e a Imperia. Ha ricoperto, nella direzione regionale dei Vigili del Fuoco della Toscana, il ruolo di primo dirigente e referente della colonna mobile e servizio AIB e referente della prevenzione e sicurezza tecnica e dunque è diventata Comandante dei Vigili del Fuoco di Prato.

A Prato dirigevo 140 uomini su tre sedi -, spiega il comandante Conti -, alla Spezia il comando conta oltre 200 pompieri su cinque distaccamenti e con una maggiore complessità, dovuta anche dalla presenza del Porto. I vigili spezzini hanno una grande capacità operativa multi disciplinare. Le quote rosa tra il personale operativo sono molto basse, si conta una sola donna. Ma io guardando al futuro ripeto sempre ai miei uomini che non hanno da preoccuparsi e che saremo sempre attente, un domani, nel far rispettare le quote azzurre”. Oltre alle battute le donne ai vertici dei pompieri restano mosche bianche. “Si contano poco più di dieci comandanti donne in tutta Italia e una ventina di dirigenti. È un ambiente sicuramente maschile ma è necessario riconoscere che i Vigili del Fuoco hanno un grande cuore, chi sceglie questa professione presta la sua vita al soccorso a 360 gradi, spesso in condizioni estreme. Non ho mai dovuto affrontare pregiudizi, anzi nel confronto tra i sessi gli uomini sanno trarre il meglio di sé”.

“Sono un tecnico, un architetto, al termine degli studi ho proseguito con un dottorato di ricerca e poi ho scelto la strada operativa e dopo il concorso ho scelto la carriera direttiva -. Prosegue l’architetto Conti -. Sono anche mamma e non posso negare quanto sia duro conciliare la carriera con la crescita di un figlio. Mio marito è medico e mi ha sempre vista con lo zaino pronto rispondere alle chiamate del lavoro. Sono stata molto fortunata perché ho una figlia brava e studiosa. Ora sono tornata da comandate alla Spezia, dove la mia famiglia vive, e le sarò vicino per l’esame della maturità. Ai giovani dico: impegnativi nella protezione civile perché i disastri territoriali e le variazioni climatiche ci portano sempre preoccupatemene a contatto di nuove emergenze. Se scegliete questa strada sarà una vita d’impegno ma avrete un futuro altrettanto ricco di soddisfazioni” conclude il Comandante Conti.

L’architetto Conti ha anche partecipato a innumerevoli attività di soccorso tecnico urgente, tra cui gli eventi emergenziali dell’alluvione di Nuoro nel 2002, il sisma di Abruzzo – L’Aquila del 2009, alluvione delle Cinque Terre del 2011, il sisma della Pianura Padana del 2012 e gli eventi emergenziali che hanno caratterizzato il Sisma dell’Italia Centrale nel 2016. Ha partecipato a numerose attività svolte dal Corpo Nazionale come i gruppi di studio per la stesura di regole tecniche in materia di prevenzione incendi, ha svolto incarichi esterni in convegni e seminari, ha all’attivo numerose pubblicazioni tecniche nel settore della sicurezza antincendio, è stata componente di comitati tecnici e scientifici oltreché, docente in diversi corsi di laurea, in particolare presso l’Università di Sassari e l’Università La Sapienza di Roma.