GENOVA-"Quando nasci donna hai già un handicap, ma se nasci uomo e poi vuoi diventare donna, sei proprio di un'altra categoria, una donna di serie B", racconta così Elisa Casaleggio cosa vuol dire la festa dell'otto marzo per chi per esserlo ha dovuto affrontare un percorso e lottare.
Impegno e attivismo si intrecciano con la realizzazione di non essere un uomo, genere con cui è stata definita per vent'anni. Elisa ha raccontato la sua storia durante la puntata dell'otto marzo dedicata alle donne di Tiziana&Cirone, confrontarsi per capire: "Sono stata una pallanuotista, pessima però. Scherzi a parte, la mia storia è presto fatta, ho iniziato la transizione a 22 anni e dopo due anni di percorso psicologico ho iniziato le terapie ormonali a 25 anni. Nell'ultimo periodo ho anche iniziato a fare parte di associazioni che poi mi hanno portato a diventare un'attivista: per me è fondamentale".
Attivista e co-fondatrice di Zena Trans, nuovo spazio aperto all’interno del Rainbow Lab di vico Gibello dedicato alle persone trans e alle loro famiglie, è un punto di orientamento e formazione per le tematiche legate al mondo transgender. Vogliamo aiutare nelle tappe del percorso con sostegno psicologico ma anche legale. Ci sono gruppi di auto-aiuto utili a chi deve affrontare questo percorso di transizione".
Aiuti necessari secondo Elisa, che quando ha dovuto iniziare la sua transizione si è trovata un po' spaesata: "Devo dire che quando si decide di intraprendere questo viaggio, si è in una situazione particolare, molto spesso non si sa dove sbattere la testa perchè ancora oggi c'è poca informazione. Un esempio il Ddl zan: è stata fatta una politica basata su informazioni false, diciamo che nel momento in cui l'informazione è inesatta le persone trans capiscono che la strada da fare è ancora lunga".
"Quello che secondo me manca, ancora nel 2022, è sensibilizzazione verso l'argomento e l'abbattimento definitivo degli stereotipi. Per me l'otto marzo è il riconoscimento della mia lotta, la mia battaglia".
Tra il primo ottobre 2020 e il 30 settembre 2021, secondo Cosmopolitan, sono stati registrati 375 omicidi di persone trans e gender non conforming, con un aumento del 7% rispetto all'anno scorso. Di cosa c'è bisogno nel 2022? Elisa non ha dubbi: "Bisogna far capire alle persone che chi vive una transizione di genere è uguale agli altri, viviamo vite normali che non ricadono negli stereotipi".
IL COMMENTO
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