GENOVA - "Quando ci saranno le aziende costrette a chiudere il problema si scaricherà sui lavoratori e ci sarà un enorme problema di tenuta sociale" l'economista Antonio Maria Rinaldi da Genova lancia l'allarme. Lo scenario geopolitico tra la guerra in Ucraina, le sanzioni a Mosca e i già precedenti rialzi delle bollette di gas e luce unite all'impennata del costo dei carburanti rischia di mandare al tracollo l'economia dei Paesi europei, Italia inclusa.
Ospite del convegno organizzato dall'europarlamentare della Lega Marco Campomenosi (Leggi qui), il docente universitario, esperto finanziario che in passato è stato anche membro della Commissione per i problemi economici e monetari analizza la situazione che si è venuta a creare in Europa. Lo scenario che viene dipinto è allarmistico per tutti.
La guerra in Ucraina non sembra trovare una soluzione pacifica e l'Occidente continua a infliggere sanzioni a Mosca nel tentativo di stimolare una 'ribellione interna da parte degli oligarchi', ma gli effetti oltre che sulla Russia si ripercuotono anche oltre il confine dell'Est. "Le sanzioni fanno male a chi le riceve ma fanno male anche a chi le fa - spiega ancora Rinaldi -. A pagare sono poi le imprese e i cittadini. Visto il momento attuale pensiamo a quante aziende avranno la possibilità di tenere la propria sostenibilità economica e l'occupazione. Usciamo dall'emergenza pandemica che è stata devastante per diversi settori dell'economia e per i portafogli delle famiglie. Ora andiamo incontro a una crisi economica superiore, pagheremo un prezzo molto più elevato. C'è anche da considerate l'incertezza sui tempi di quello che sta accadendo".
Le bollette di gas ed energia si sono più che raddoppiate in questo inizio anno. Aumenta anche il costo del grano e della pasta. Mentre benzina e gasolio solo saliti alle stelle e fare un pieno diventa un problema per tante famiglie. Il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani ha parlato di aumenti ingiustificati, il Codacons ha inviato un esposto alle procure per fare luce sulla situazione e scovare eventuali truffe (leggi qui). Intanto il premier Mario Draghi, visto lo scenario geopolitico, prepara psicologicamente l'Italia a una 'economia di guerra' che prevede dunque una riduzione dei consumi con tutte le conseguenze del caso.
In questo scenario si cercano soluzioni, all'orizzonte però solo opzioni di medio e lungo termine. "Adesso cercare di ricreare nel breve periodo le filiere alimentari ed energetiche non si riesce. Questa è la vera sfida a cui andiamo incontro - spiega ancora l'economista da sempre euroscettico e che non rinuncia a una stoccata verso l'Ue -. L'Europa ha dimostrato di essere un gigante dai piedi d'argilla. E' risultata assolutamente impreparata così come i Paesi che ne fanno parte. Adesso è necessario quanto mai rivedere la governance economica dell'Unione europea a iniziare dei bilanci. Il patto di stabilità e crescita che al momento è sospeso e andrebbe tolto del tutto per dare l'opportunità agli stati membri di avere maggiore autonomia gestionale in modo da portare avanti politiche utili a contrastare la crisi energetiche ed economica in atto. Questa si annuncia un'emergenza lunga e la vera sfida e saper trovare delle soluzioni utili" conclude Rinaldi.
IL COMMENTO
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