LIGURIA - Anche il mondo dello sport ligure spalanca le porte ai giovani profughi ucraini: per loro sarà possibile accedere gratuitamente in oltre 61 società sportive che, grazie al confronto dell'assessore allo sport di Regione Liguria Simona Ferro e il presidente del Coni Liguria Antonio Micillo, hanno già manifestato la loro piena solidarietà e volontà di accogliere gratuitamente i ragazzi scampati dalla guerra. Un modo per regalare loro un po' di serenità, dopo il trauma che hanno vissuto nelle ultime settimane e dopo il loro trasferimento in un paese straniero. L’iniziativa è rivolta soprattutto ai più piccoli, tra gli 0 e 12 anni (senza Green Pass) ma anche dai 12 ai 18 anni (con Super Green Pass al chiuso e Green Pass base all'aperto).
"Abbiamo redatto una lettera di invito da trasmettere alle famiglie giunte qui in Italia, così che possano prendere visione dell'iniziativa e di tutte le società che hanno già aderito"
L'annuncio è stato dato in Sala della Trasparenza nell'ambito del punto stampa sul piano di accoglienza ucraini di Regione Liguria dalla stessa Simona Ferro. "Ci siamo coordinati con la comunità ucraina e grazie all'aiuto di padre Vitaliy tradurremo la comunicazione anche in lingua ucraina per far avere a tutti questa informazione". Le fa eco il presidente del Coni Liguria Antonio Micillo: "Ci sembrava giusto poter offrire loro un momento di pace"
"Lo sport può essere un formidabile mezzo di integrazione e possa alleviare la grande sofferenza, anche psicologica, di questi giovani"
Sono già 61 le società sportive che hanno dato la loro disponibilità per molteplici attività sportive che vanno dal canottaggio al football americano, dal calcio all’apnea subacquea, dalla scherma al basket, tennis, ginnastica e judo. E proprio oggi sono arrivate a Savona 13 atlete ucraine della Nazionale ucraina di nuoto sincronizzato, accompagnate dal Commissario tecnico e da alcuni collaboratori. Diciannove persone in tutto che alloggeranno in cinque diversi alloggi di edilizia libera di Arte Savona. Gli appartamenti sono stati arredati con il contributo della Federazione italiana nuoto.
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E a proposito di alloggi, ad ora sono stati presi in carico dal sistema ligure"4.717 i cittadini ucraini presi in carico e sono state emesse 3.808 tessere di straniero temporaneamente presente nel nostro paese, nella speranza che il conflitto possa però risolversi il prima possibile, consentendo loro di poter tornare presto in Ucraina", afferma il governatore Giovanni Toti. Ma la maggior parte si trovano in abitazioni private: "Nella residenza genovese messa a disposizione dalla Protezione Civile in via Liri sono già occupati 70 posti su 75", aggiunge l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone. In via Liri sono presenti tutte le famiglie che hanno i propri figli presi in carico dal sistema ospedaliero regionale.
"Sono state accolte tutte le 86 domande che sono pervenute da parte di hotel, agriturismi e altre strutture ricettive per ospitare i rifugiati"
"Abbiamo provveduto a inviare a ogni prefettura uno schema con l'elenco di tutte le strutture disponibili per provincia. Nel comitato operativo di mercoledì inizieremo a capire su quali strutture puntare per implementare il nostro sistema d'accoglienza e valuteremo come organizzare al meglio la distribuzione delle persone che lo richiedono". E sempre mercoledì si affronterà anche la decisione definitiva sul formare un nuovo hub genovese alla Sala Chiamata del Porto per concentrare tutti i servizi informativi e sanitari in un unico punto.
Intanto martedì prossimo il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio farà visita a Genova per un punto tecnico sull’accoglienza dei profughi in Liguria.
IL COMMENTO
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