GENOVA-Sbarca a Roma il dibattito sul trasferimento dei depositi chimici di Multedo che sembrano aver trovato una 'nuova casa' a ponte Somalia a Sampierdarena. Un'ottima opportunità secondo Superba e Carmagnani, aziende proprietarie del petrolchimico, che ha però infuriato i residenti del quartiere genovese. Rabbia e delusione tra i cittadini della zona, già scesi in piazza due volte per protestare l'arrivo di altri due depositi nell'area portuale che già ne accoglie cinque. La scelta della destinazione sampierdarenese non convince neanche il Municipio Centro Ovest che da tempo sostiene i residenti e combatte per fermare lo spostamento (LEGGI QUI).
Per questo oggi è stata una giornata di audizione alla Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, presieduta dalla deputata ligure Raffaella Paita. Tra gli interventi anche quella di diversi comitati dei due quartieri interessati dal dislocamento: Multedo da una parte e Lungomare Canepa dall'altra, oltre che a quello in presenza del presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini".
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L'esigenza di spostare i depositi interrati di Multedo è ormai dal 2015 tra gli ordini del giorno dell'Autorità di Sistema Portuale, spiega Signorini, già sette anni fa, infatti, il Piano Urbanistico Comunale aveva predisposto lo spostamento con una poi successiva riqualificazione del tessuto urbano della zona di Multedo. Tra le ipotesi "Porto Petroli e Ponte Somalia, anche perchè l'area deve avere determinate particolarità" ha detto Paolo Signorini durante la sua audizione in Commissione.
"Nel 2021 è stata avviata la procedura demaniale - ha continuato Signorini -. È previsto che l'atto che metterà d'accordo i soggetti che fanno l'istanza e l'Autorità Portuale prevede da un lato l'effettiva estensione del compendio, avendo ovviamente grande attenzione al mantenimento dei livelli occupazionali, dei traffici e degli investimenti. L'impatto non andrà infatti a pregiudicare l'attività portuale come oggi si sviluppa. Dall'altro, l'area del progetto dovrà essere compatibile con le attività limitrofe. L'ultimo punto, un punto delicato, è che capisco che questo investimento sollevi ansia e preoccupazioni visto che è un deposito chimico, ma ci deve essere una consapevolezza della divisione del lavoro".
"Il progetto definito verrà infatti controllato a pieno dal Comitato tecnico regionale e poi, nel caso, approvato. I vantaggi: deposito più lontano dalle case, spazi più adeguati, possibilità di investire ferrovia per arrivare al 30 per cento traffico, posizionamento per agevolare traffico veicolare. I mezzi pesanti, grazie alla nuova viabilità, non passeranno più su lungomare Canepa e sfrutteranno la nuova sopraelevata portuale".
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"Abbiamo chiesto adeguamento tecnico funzionale per una nuova articolazione negli ambiti territoriali di Ponte Somalia. Ed è un adeguamento, non una variante, e abbiamo chiarito alle integrazioni richieste dal Cslp su aspetti urbanistici, ambientali, geotecnici, sicurezza di navigazione, aeroportuale, accessibilità terrestre. Ci vorrebbe un mese per il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - conclude -, ma ci vorrà tutto il 2022 sempre ché vari pareri siano favorevoli alla prosecuzione".
Lungomare Canepa, la via di Ponte Somalia per intenderci, è rappresentata da Michele Colnaghi, presidente del Municipio intervenuto oggi: "Non siamo riusciti in questi mesi a interloquire con le Istituzioni, quindi le domande sono tante. C'è un'ordinanza in vigore che vieta alle navi cisterna e a quelle petrolifere di muoversi in quella zona, mi sembra una scelta curiosa quella di spostare i depositi proprio lì. Vorrei sottolineare che finché sono io a dire che questa operazione è sbagliata, è un conto, ma ci sono state varie espressione contrarie - continua -, come abbiamo già ricordato in altri interventi la commissione Consultiva ha dato parere sfavorevole, con 10 voti contrari".
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"Superba ha affidato uno studio ad un privato per capire la stabilità della zona e da questo si può leggere che nel caso di elettrificazione delle banchine portuali i valori di inquinamento rimarrebbero uguali agli odierni. Sembra però che l'elettrificazione avverrà solo nel porto di Pra' e al terminal crociere. L'area di Sampierdarena non la avrà, quindi secondo i calcoli tutti i tipi di emissioni saranno in aumento. Carmagnani movimenta petroli e combustile e va contro l'ordinanza - conclude -, chi può cambiarla prendendosi la responsabilità?".
Tra gli interventi anche quello di Alessandro Gentile, amministratore delegato di Superba, una delle aziende, insieme a Carmagnani, interessata dall'eventuale trasloco: "Al momento, da Multedo, siamo collegati con tubazioni che passano sotto l'Aurelia verso Ponte Petroli: un percorso lungo e con ogni eventuale opera di manutenzione che metterebbe fuori gioco l'Aurelia".
Anche Emilio Carmagnani, direttore generale della Attilio Carmagnani Spa, è favorevole: "Noi abbiamo fatto un'istanza formale alla AdSP in cui chiediamo di trovare allocazione su Ponte Somalia: la nostra realtà e quella di Superba devono e possono avere un impianto unico, stiamo collaborando perché chiediamo la stessa cosa. Sarà un unico impianto con un'unica azienda con diversi proprietari".
Giornata importante anche per i comitati di quartiere in audizione tramite videoconferenza. Multedo per l'Ambiente, con il suo presidente Gian Piero Celerino, ha accusato in diretta streaming i sampierdarenesi di "diffondere fake news" sui social media. Le 'prove' in diverse slide mostrate alla presidente Raffaella Paita. L'accusa sarebbe quella di ottenere consensi ingigantendo le dimensioni dei nuovi depositi e dell'impatto che avrebbero sul quartiere. Tra le 'notizie false' diffuse secondo il comitato di Multedo ci sarebbe infatti il video dell'esplosione di Beirut, datato al 2020, e paventare il passaggio di oltre 30 tir al giorno per le vie della città, non solo del quartiere.
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"È giustissimo che uno faccia quello che può per combattere la decisione, ma devo condannare la diffusione di notizie false. Se guardiamo i dati presi dai social, vedremo che queste persone fanno vedere un ingrandimento di 10 volte delle superfici, già notizia falsa, e in più si sente parlare di rischio, un rischio come quello di Beirut. L'esplosione in Libano ha riguardato un deposito incustodito di esplosivi e i tir non passeranno tra le abitazioni perchè ci sarà la nuova viabilità del nodo di San Benigno che li porterà direttamente in autostrada. Lasciamo a voi le riflessioni sul fatto che 23.000 mq in più non sono proprio una stupidaggine, e che a Beirut è saltato in aria un magazzino di nitrato d'ammonio" attacca Celerino.
Ingigantire per gonfiare il dissenso, ma la presidente del Comitato Lungomare Canepa, Silvia Giardella, non si fa trovare impreparata: "Non abbiamo mai desiderato che altri quartieri si accollassero le servitù indesiderate. Ribadiamo la nostra piena solidarietà nei confronti di Multedo. L'ipotesi percorribile per noi è toglierli subito da Multedo e perseguire l'opzione zero. Riteniamo pertanto irricevibili le accuse subite in sede di audizione parlamentare. Appare incomprensibile che dei cittadini attacchino altri cittadini".
IL COMMENTO
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