Attualità

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di a.p.

GENOVA - "Bastava usare il buon senso". Il presidente di Regione Liguria e leader di Italia al centro Giovanni Toti entra nel dibattito mascherine obbligatorie al lavoro e non manca di criticare la scelta fatta. Dal primo maggio le mascherine nei luoghi erano state di fatto eliminate con alcune eccezioni come nei casi di ospedali e altri presidi sanitari. Ma dopo il vertice tra i ministeri di salute e Lavoro, le parti sociali e i sindacati è stato deciso di tenere valido il protocollo stilato ad aprile. In questo modo nel pubblico la mascherina non è obbligatoria, nel privato invece sì. Non sono mancate le polemiche.

Per il governatore Toti una misura di poco senso. "Non saprei a chi attribuire una scelta stravagante" spiega il presidente di Regione Liguria che parla di vero e proprio "protocollo dell'assurdo". Governatore Abbiamo costruito un sistema folle. E così se cammino nelle strade non serve a nulla (la mascherina ndr), se invece mi infilo in un grande magazzino affollato faccio bene a usare una precauzione. Invece siamo nella situazione che se entro in un grande magazzino affollato in un sabato pomeriggio devo metterla se invece uno lavora in un ufficio private, magari alla sera dove non c'è quasi nessuno, è obbligato a metterla".


Un invito alla logica che arriva anche dal ministro della Salute Roberto Speranza che dice chiaramente in un'intervista a Sky Tg24: "Usiamo la mascherina in tutte le occasioni in cui c'è un rischio di contagio". Ma nei luoghi di lavoro "c'è un'indicazione di massima attenzione e raccomandazione", ha proseguito Speranza. Le parti sociali hanno scelto di conservare i protocolli vigenti, sottoscritti da queste realtà, protocolli che considerano la mascherina come indicata e quindi "non c'è un obbligo normato, ma ci sono dei protocolli condivisi e sottoscritti dalle organizzazioni di rappresentanza del mondo del lavoro che indicano l'uso della mascherina come corretto" ha spiegato Speranza restando cauto.

Ma che la decisione sia una forzatura è sottolineato anche dall'infettivologo Matteo Bassetti che parla di vera e propria barzelletta: "Stiamo davvero passando ogni forma di decenza" (Guarda qui).  Toti poi parla della questione delle scuole. Anche qui analizza come gli studenti debbano stare, anche ora che l'emergenza Covid è finita, 4-5 ore con la mascherina addosso e anche nell'orario di ricreazione siano costretti a stare in classe senza avere contatti con gli studenti delle altre classi dell'istituto che frequentano".

"Oggi che il numero dei casi va a calare, ci sono le cure, gli antivirali che hanno creato una rete protettiva molto grande. Oltre a questi ci sono i vaccini. In tutta questa situazione l'obbligo della mascherina è un qualcosa che avremmo dovuto dimenticare aggiunge ancora Toti -. Mi chiedo a chi sia utile un costante dibattito tra vaccini, mascherine, ecc. Cerchiamo di evitare il derby permanente e tifare la squadra del buon senso".

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