Uno sportello di ascolto all'interno della stazione ferroviaria. E' "Help Center", servizi alla persona per orientare le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città, per trovare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. Quasi 40mila gli interventi di assistenza effettuati nel 2020 dall’ Help Center della stazione di Genova Cornigliano: nella stragrande maggioranza si è parlato di erogazione di pasti, l'help center è affidato all’Associazione di volontariato Soleluna.
I servizi di assistenza nell’Help Center genovese ha raggiunto 350 utenti, di cui il 43% già fruitori dell’Help Center e il 57% nuovi. Molte delle persone che si sono rivolte al centro, nei mesi più duri della pandemia, non erano senza fissa dimora ma uomini e donne che si sono trovate improvvisamente impoverite, tanto da dover ricorrere ai pasti distribuiti da Soleluna, pur avendo ancora una casa.
Nel 2020 sono stati oltre 473mila gli interventi di assistenza a persone in difficoltà realizzati dai 18 Help Center presenti nelle stazioni ferroviarie italiane. Un anno condizionato dall’emergenza Covid-19 che, a fronte di una riduzione del numero totale degli interventi rispetto al 2019 dovuta, a causa della pandemia, alla chiusura temporanea di alcuni servizi e alla limitazione forzata degli spostamenti, ha visto aumentare del 2% le richieste di beni di prima necessità.
E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Osservatorio della Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS) presentato oggi in un evento in streaming all’Auditorium Villa Patrizi, sede del Gruppo FS Italiane. Nel 2020 agli Help Center della rete ONDS si sono rivolte 15.676 persone (-30% rispetto al 2019). I nuovi utenti, ossia le persone che per la prima volta sono state prese in carico dai servizi sociali di stazione della rete ONDS, sebbene siano diminuiti in valore assoluto (-37% rispetto al 2019) superano comunque il 52% degli utenti totali.
Significativo l’aumento dei cittadini italiani che hanno chiesto assistenza agli Help Center, con la percentuale cresciuta dal 24% del 2019 al 28% (4.089) del 2020. Il numero maggiore di persone in stato di necessità che ha chiesto assistenza è rappresentato dagli stranieri: nel 2020 sono stati 11.587. Di questi 1.405 cittadini comunitari (9%) e 9.255 extracomunitari (63%). Gli uomini restano la maggioranza: 12.540 (82%) degli utenti; le donne 2.758 (18%) e 26 le persone transgender.
Nel 2020 sono stati circa 49 mila gli interventi di supporto e orientamento sociale e oltre 424 mila gli interventi di “bassa soglia” (distribuzione di pasti, coperte, abiti e beni di prima necessità) per un totale di 473 mila interventi di assistenza (-9%) rispetto al 2019, dovuto in particolare a una riduzione del 52% degli interventi di orientamento sociale e a un aumento del 2% degli interventi a bassa soglia, nonostante il calo degli utenti.
Attualmente la Rete di solidarietà comprende 18 Help Center, sportelli di ascolto situati all’interno o nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie: Roma Termini, Milano Centrale, Bologna, Chivasso, Torino, Genova Cornigliano, Firenze Santa Maria Novella, Pescara Centrale, Rovereto, Napoli Centrale, Foggia, Reggio Calabria, Messina, Bari, Catania, Brescia, Pisa e Cagliari. Necessari per orientare le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. I locali sono concessi in comodato d’uso gratuito da FS Italiane e sono gestiti da Associazioni a scopo sociale locali, d’intesa con i Comuni.
IL COMMENTO
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