La mossa di incaricare Arcangelo Merella per migliorare i flussi del traffico cittadino segna uno spartiacque nelle mosse del sindaco Bucci alle prese con il suo secondo mandato, che è sempre più pesante e insidioso del primo. E non solo perché sul signor sindaco pende questa spada di Damocle della possibile ineleggibilità. Incaricare di una consulenza strategica un personaggio come Merella ha almeno due letture.
La prima è quella di avere finalmente recuperato una trasversalità nella scelta degli esperti che possono rinforzare la squadra del governo cittadino. Merella aveva optato per Crivello con il suo molto libertario movimento politico e di opinione nella prima battaglia elettorale di Bucci. Seguiva la sua storia originaria di socialista, l'ultimo segretario provinciale del fu PSI ( quello regionale coevo a lui era nientemeno che Tonino Gozzi, oggi super imprenditore di Duferco) e di grande assessore al traffico di Beppe Pericu, per due mandati dal 1997 al 2007. Ma alla seconda elezione, quella della primavera scorsa, Arcangelo ha appoggiato Bucci, mettendo nelle liste del sindaco uscente e rientrante anche una sua pedina.
Si è così perfezionato un avvicinamento che nell'ottica dell'ex assessore del lungo e proficuo regno di Beppe Pericu aveva una ragione pragmatica, non certo ideologica. Aiutiamo Bucci in un momento chiave per la città. Non l'affiancamento tattico strategico dei renziani, ma una mossa pratica. Sembrava che quel gesto, sicuramente trasversale, viste le origini dell'ex segretario del Psi antico, non avesse sortito poi effetti pratici. Nonostante la mole di esperienza infrastrutturale di Merella, che dopo i dieci anni di sindaco, da alto funzionario della Regione si era proprio occupato in infrastrutture e di trasporti.
Invece finalmente Bucci ha trasformato una vicinanza in opportunità operativa, nominandolo consulente per migliorare il flusso dei traffici, in affiancamento alle altre competenze comunali. Ora il problema del traffico a Genova è in un momento critico. E' nascosto dalle emergenze, un po' positive e un po' negative delle grandi scommesse infrastrutturali. Aspettando che si sciolgano i nodi ferroviari, i collegamenti dentro e fuori la città, l'infinito intrigo dei cantieri autostradali, con le loro ricadute nel movimento urbano, aspettando funivie, tramvie, sky tram, seggiovie, spostamenti di stazioni, ristrutturazioni finali di altri nodi, come quello di san Benigno, la città spesso scoppia di traffico.
Le pedonalizzazioni in centro sono attese come l'Araba Fenice, la circolazione è dominata dalle due ruote, il cui impatto necessario è esplosivo sia per le tragedie che spesso provoca (da ultima l'incidente mortale della ultima settimana in Lungomare Canepa), sia per l'occupazione di tanti spazi di posteggio nel cuore della città.
La mancanza di posteggi è cronica e devastante, soprattutto sulle alture dove posteggiare è leggendario. Merella fu l'assessore che capovolse, insieme al mitico Winkler, l'ingegnere tedesco, la circolazione a Genova e poi creò le zone blu, successivamente estese in tutta la città, senza le quali la bandiera bianca sarebbe già stata innalzata da tempo.
Averlo scelto per aiutare a mettere ordine, rispettando le competenze precedenti, è, quindi, una buona notizia con l'augurio che Arcangelo aiuti Genova a far volare il traffico.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci