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di Matteo Angeli

Inutile girarci attorno o essere ipocriti: da sempre il mondo del lavoro è un ambiente in cui la disparità di genere si fa sentire parecchio. Negli ultimi tempi indubbiamente qualcosa è cambiato. Un po' grazie all'introduzione delle quote rosa (argomento questo che meriterebbe un approfondimento a parte) un po'. E così nel 2021 per la prima volta a capo del CNR è stata designata una donna; nel 2020, dopo 700 anni l'Università di Roma La Sapienza ha nominato una rettrice donna e ora arrivano persino le "madri sinodali". Papa Francesco ha infatti modificato il regolamento dell'assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi che si svolgerà a ottobre introducendo alcune quote rosa, ossia stabilendo che la metà dei 10 superiori religiosi e dei 70 "membri non vescovi" devono essere donne. Per la prima volta nella storia del sinodo vi saranno dunque almeno quaranta donne con diritto di voto su un'assemblea di circa 370 membri, dunque poco più del dieci per cento. Gli esempi sono tanti e molto curiosi.
Qualcosa di particolare sta accadendo anche in Liguria dove i vertici delle forze dell'ordine sono in mano brillanti donne.

Il Capitano Giada Conti è stata promossa al vertice della Compagnia Carabinieri di Sestri Levante mentre a Chiavari il comando della Stazione dei Carabinieri è affidato al Capitano Federica Annalisa Burzio. Rimanendo a Sestri la Polizia Municipale è guidata da Federica Genovese mentre a Santa Margherita la comandante dei Vigili Urbani è la dottoressa Laura Adami.

Sempre a Santa Margherita il comandante della Capitaneria di Porto Guardia Costiera è il Tenente di Vascello Camilla Sartori. 

In Questura a Genova il primo dirigente Teresa Canessa guida una divisione importante come quella delle Volanti. E molti commissariati, per la verità da tanti anni, sono affidati con ottimi risultati a donne.

Insomma qualcosa si muove anche in ambiti tradizionalmente maschili ma la strada per colmare il divario di genere è ancora lunga...