SAVONA - Non è ancora finito il viaggio di 63 tonnellate di pesce proveniente dall'estero, bloccato dalla Capitaneria di Porto - Guardia Costiera e dall'ufficio delle Dogane di Savona. Per capire se merluzzi, code di rospo, granchi e gli altri pesci che compongono il carico finiranno sulle tavole di tutta Europa sarà necessario che l'importatore sani le difformità con le norme del vecchio continente, in particolare per quanto riguarda le certificazioni di cattura che accompagnavano il pescato.
Gli agenti, nell'ambito dell'operazione 'Atlantide', hanno controllato tre container di pesce congelato, proveniente da Sudafrica e Oceania, imbarcati su una nave estera e diretti in Europa. Il controllo è stato effettuato prima dello sdoganamento, fatto decisivo se si pensa che la merce era destinata alla grande distribuzione e sarebbe stato quindi molto difficile, se non impossibile, recuperare il carico in un momento successivo.
Il pesce, il cui valore totale ammonta ad oltre 331 mila euro, è temporaneamente custodito in un magazzino a Vado Ligure. Se l'importatore non sanerà le difformità, il carico verrà definitivamente respinto.
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