GENOVA - Non è la prima volta che Pino Mamone, paninaro di professione, si trova a trascorrere una notte sul Ponte Monumentale: quest'ultima, in particolare, è stata molto fredda viste le temperature degli ultimi giorni. Il motivo di questo gesto estremo è legato proprio al suo mestiere, ovvero la vendita ambulante di panini, che sia all'uscita di una discoteca o dopo un grande concerto. Una vita difficile, tra una licenza regolare e le restrizioni necessarie per non andare in concorrenza con altre attività commerciali: è difficile stabilire un perimetro e un confine che faccia contenti tutti.
Il paninaro Pino minaccia di buttarsi dal Ponte Monumentale, ma il sindaco Bucci lo convince a non farlo - IL VIDEO
Così, per l'ennesima volta, i vigili hanno fatto scattare multa e sequestro del mezzo a mezzanotte e mezza in Corso Italia a Genova, che rientra tra le zone interdette. Subito dopo, l'uomo come nel 2019 si è recato sul ponte e ha passato la notte lì, mettendo a rischio la sua vita, appollaiato su una balaustra. Sul posto, per tutta la notte sono intervenuti i vigili del fuoco con il gonfiabile e l'autoscala, assieme a polizia locale e 118.
A raccontare i fatti a Primocanale è la moglie Olga che spiega le motivazioni del marito, pur disapprovando il suo "atto di protesta" estremo: "Anche questa volta ci hanno sequestrato mezzo e la merce, noi questo lo facciamo per vivere. Ci danno la licenza e poi non ci permettono di fermarci". Il problema è che per scaldare e vendere i panini, non lo si può fare con il mezzo in movimento. A questo ovviamente si va ad aggiungere che in tanti ragazzi in realtà dopo la discoteca sperano di trovare nelle vicinanze il paninaro, vicinanze che però spesso sono interdette dal regolamento comunale.
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Anche questa volta Mamone ha aspettato l'arrivo del sindaco Marco Bucci che gli ha dato appuntamento per lunedì nel suo ufficio. Già nel 2019 aveva chiesto di cercare soluzioni per favorire l'esercizio degli ambulanti, nel rispetto delle regole.
"Noi lavoriamo per vivere e solo così riusciamo a mangiare e pagare l'affitto: ci vorrebbe un po' più di tolleranza"
E' questo l'appello che arriva dalla famiglia. A Genova un ambulante non può esercitare nei pressi di un Civ, nelle zone come Porto Antico, Centro Storico, Piazza De Ferrari, Via XX Settembre, Corso Italia e la Passeggiata Anita Garibaldi. Ci sono problemi anche nei pressi dello stadio. Una possibile soluzione sarebbe individuare anche determinati orari "franchi" in modo tale da garantire il regolare esercizio di bar e ristoranti, ma anche la sua attività, ma bisogna vedere se è possibile con le norme vigenti.
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IL COMMENTO
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