GENOVA - Colpo grosso nella lotta allo spaccio a Genova grazie a un app di consegna cibo a domicilio. Tra la sera di mercoledì 8 e la notte di giovedì 9 febbraio, la Polizia di Stato di Genova ha effettuato un servizio straordinario ad alto impatto nel Centro storico, con l’impiego di 40 unità di personale, in divisa e in abiti civili, della Questura e del Reparto Prevenzione Crimine Liguria, oltre a 2 unità cinofile antidroga.
I poliziotti, coordinati dal Commissariato di Prè, hanno effettuato controlli mirati nei luoghi di maggiore aggregazione, nei pressi delle fermate degli autobus e delle stazioni metropolitane, nonché presso alcuni locali.
Nel corso dell'operazione, sono state identificate 61 persone, fra cui gli avventori di 2 esercizi di ristorazione e di 1 minimarket, risultati regolarmente gestiti.
È stato denunciato e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione un 25enne, originario del Ciad, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, poiché trovato in possesso di 2 gr di hashish che occultava in una scarpa; altri due cittadini stranieri, di 34 e 22 anni, rispettivamente originari del Bangladesh e del Gambia, sono stati segnalati alla Prefettura per detenzione ai fini di uso personale di sostanza stupefacente.
Determinante si è rivelato il fiuto dei cani specializzati Nagut e Costantine.
Nella notte, è stato denunciato un 25enne del Senegal, per ingresso e soggiorno illegale nello Stato, che è stato posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione insieme ad altre 2 persone originarie del Gabon e della Guinea, risultate irregolarmente presenti sul territorio nazionale, nonché ad un cittadino nigeriano che, all’esito di approfondita istruttoria è stato raggiunto da provvedimento di espulsione ed accompagnato al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Milano.
Nelle stesse ore, una pattuglia dei “Falchi” della Squadra Mobile ha arrestato E.V.F., cittadino dominicano di 26 anni, per il reato di detenzione di sostanza stupefacente. Il giovane, risultato a un primo controllo in possesso di alcune dosi di hashish – quantitativo che poteva far pensare ad un uso personale – alla richiesta di informazioni sul suo domicilio, ha tergiversato, fornendo versioni discordanti.
Insospettiti dal suo comportamento, gli investigatori hanno esteso il controllo al suo smartphone, sul quale era installata una App per l'ordinazione di cibi a domicilio, riuscendo così a rilevare che egli in più occasioni aveva ordinato la cena indicando per il recapito un indirizzo in zona Sampierdarena.
A quel punto, accertata l'esatta ubicazione dell’appartamento, i poliziotti hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire circa 1 Kg di hashish, 700 gr di marjuana e 400 gr. di cocaina, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi e 2 bilancini di precisione.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di “Marassi”.
IL COMMENTO
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