Cronaca

Lo scambio di messaggi è agli atti dell'inchiesta depositati con la chiusura delle indagini per l'omicidio
1 minuto e 34 secondi di lettura
di Aurora Bottino

GENOVA - Alberto Scagni, l'uomo che il primo maggio dell'anno scorso ha ucciso la sorella Alice con 24 coltellate, dieci ore prima del delitto chattava su Instagram con il comico Luca Bizzari, allora presidente della Fondazione Palazzo Ducale.

Lo scambio di messaggi è agli atti dell'inchiesta depositati con la chiusura delle indagini per l'omicidio. Prima Scagni aveva insultato Bizzarri pubblicamente sui social ma poi, poco prima delle dieci del mattino, aveva iniziato a scrivergli privatamente.

Uccise sorella, il padre a polizia: "E se mi taglia la gola?". L'audio - LA TELEFONATA DEL PADRE DI ALBERTO

"Ti vorrei incontrare" scriveva Scagni a Bizzarri. "Per cosa?", chiedeva Bizzarri e il killer rispondeva così: "Per stringerti la mano e chiederti un autografo". A quel punto Bizzarri rispondeva di nuovo: "Ma se fino a un giorno fa mi auguravi le peggio cose?", riferendosi ad alcune frasi di insulti che Scagni aveva scritto parlando del comico genovese.

La gentilezza di Scagni inizia a svanire: "È un sì oppure un no... Tanto da non perdere tempo, ragazzo...". Il comico cerca di capire il motivo degli insulti. "Non capisco davvero, e comunque grazie per il ragazzo ma sono un vecchio", continua Bizzarri, e allora Scagni rimarca: "Mi farò una ragione che un SI' o un NO sono risposte o vietate oppure difficili. Come metterci la faccia invece della voce... sei davvero un bravo ragazzo... Buona giornata, anzi buona vita".

Omicidio Scagni, Alberto non risponde: interrogatorio di pochi minuti - I FATTI

Dieci ore dopo, la tragedia. Scagni prima minacciò i familiari perché voleva soldi, poi si piazzò sotto casa di Alice e l'aspettò per ore. Quando la sorella uscì di casa lui la colpì con 24 coltellate. Secondo Elvezio Pirfo, il perito del giudice per le indagini preliminari, Scagni - sottoposto a perizia psichiatrica - è semi infermo di mente ma capace di stare in giudizio mentre il consulente della procura Giacomo Mongodi lo aveva definito pienamente capace

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 10 Marzo 2023

Alberto Scagni torna in tribunale, ma per guida da ubriaco

È arrivato in manette scortato dalla polizia penitenziaria e poi si è seduto dietro le sbarre del gabbiotto allestito per i detenuti
Martedì 07 Marzo 2023

Omicidio Scagni, Alberto non risponde: interrogatorio di pochi minuti

Scagni ha rilasciato solo una breve spontanea dichiarazione, una frase che apparentemente sembrerebbe addossare la responsabilità ad altri
Martedì 28 Febbraio 2023

Omicidio Scagni, Alberto chiede di essere interrogato

Dopo l'interrogatorio il magistrato potrà chiedere il rinvio a giudizio
Martedì 07 Febbraio 2023

Omicidio Scagni, chiuse le indagini: per il pm fu premeditato

L'assassino potrà chiedere essere interrogato prima rinvio a giudizio
Venerdì 20 Gennaio 2023

Delitto Scagni: a giorni interrogatori degli agenti

Saranno interrogati la settimana prossima i due agenti indagati nell'inchiesta nata dopo l'omicidio di Alice Scagni, la mamma uccisa dal fratello Alberto il primo maggio sotto casa a Quinto. Il dirigente della sala operativa (difeso dall'avv. Pietro Bogliolo) e l'agente (avv. Rachele De Stefanis) er
Giovedì 22 Dicembre 2022

Omicidio Scagni, per il perito Alberto era "una bomba a orologeria"

L'accertamento sulle condizioni mentali di Scagni è un passaggio importante perché potrebbe avvalorare le accuse dei familiari contro l'inerzia di polizia e medici