Cronaca

Cannella secondo l'accusa non avrebbe accettato la separazione e anche di dovere lasciare la casa di proprietà della moglie che aveva contribuito a ristrutturare
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di Redazione

GENOVA - Il pubblico ministero Federico Panichi ha chiesto l'ergastolo per Sebastiano Cannella, l'uomo accusato di avere ucciso lo scorso luglio a Genova la moglie Marzia Bettino da cui si stava separando.

Il pm ha però escluso l'aggravante della premeditazione perché non sarebbe possibile provarla. La sentenza è prevista per il prossimo 28 aprile. Ieri Cannella, difeso dall'avvocato Fabio Strata, ha parlato in aula spiegando di avere preso la corda "per zittire" la moglie. Il consulente dell'accusa ha inoltre descritto l'operaio come una persona con un disturbo paranoide narcisistico ma capace di stare in giudizio.

I familiari della donna sono assistiti dall'avvocato Francesco Del Deo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo ha ucciso la moglie in una dependance di pertinenza della loro villetta usando una corda.

Poi si è allontanato e a iniziato a vagare per la Valpolcevera per poi chiamare i carabinieri dalla stazione di Pontedecimo e confessare al telefono l'omicidio. Cannella secondo l'accusa non avrebbe accettato la separazione e anche di dovere lasciare la casa di proprietà della moglie che aveva contribuito a ristrutturare.

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