Con l'Archivio storico oggi ricordiamo Giuseppe Siri. Nato il 20 maggio 1906, al di là del ruolo specifico è stata una delle figure più importanti e influenti di Genova dal dopoguerra in poi. Vescovo ausiliare a 37 anni, arcivescovo di Genova a 40 e cardinale a 47, ha governato l'arcidiocesi del capoluogo ligure dal 1946 al 1987 nell'episcopato più lungo della chiesa del capoluogo ligure. Noto per le posizioni radicali e poco inclini al compromesso partecipò a quattro conclavi durante i quali venne sempre indicato fra i papabili senza però riuscire mai a salire al soglio pontificio.
Siri morì nella villa di Albaro dove viveva da quando era entrato in carica il suo successore, monsignor Canestri, il 2 maggio 1989, diciotto giorni prima del suo ottantatreesimo compleanno. La camera ardente, allestita nella cattedrale di San Lorenzo, venne visitata da oltre centomila persone. Dopo i funerali, che si tennero il successivo 5 maggio, la salma del cardinale venne sepolta all'interno della cattedrale, nella navata di destra, vicino all'altare della Madonna del Soccorso. Pillola del 2006 quando l'allora arcivescovo di Genova Cardinale Bertone lo ricorda nel centenario della nascita.
IL COMMENTO
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