L'8 giugno 1976 il magistrato Francesco Coco e i due uomini della sua scorta, Giovanni Saponara e Antioco Deiana, furono uccisi dalle Brigate rosse in salita santa Brigida a Genova. Un omicidio che venne rivendicato anche dai brigatisti detenuti a Torino dove era in corso il processo al nucleo storico dell'organizzazione.
Per i terroristi la sua colpa era stata quella di essersi opposto, nel maggio di due anni prima, al rilascio degli otto detenuti ex-militanti del Gruppo XXII ottobre in cambio della liberazione del giudice e amico Mario Sossi sequestrato dalle BR mentre la Corte d'Assise d'Appello di Genova aveva dato parere favorevole. Coco dopo la liberazione del collega impugnò la sentenza in Cassazione. Ricordiamo quel tragico giorno con un estratto dal 'Racconto di Genova' di Mario Paternostro.
IL COMMENTO
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