Cronaca

Lo scontro in salita Pollaiuoli forse per motivi razziali innescato dall'elevato tasso alcolico dei ragazzi. Poco prima la polizia è intervenuta in piazzo del Campo per lite fra ospiti di un centro di accoglienza con un asiatico ferito da una bottigliata
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di Michele Varì

GENOVA - Non c'è pace per il centro storico: ieri sera alle 23.30 altra rissa, stavolta tra giovani ubriachi con un ragazzo soccorso in codice rosso, poi diventato giallo, in salita Pollaiuoli, dietro il commissariato di piazza Matteotti. Mezz'ora prima poco lontano, in piazza del Campo c'era stato il ferimento con una bottigliata di un asiatico davanti all'ingresso di una comunità di accoglienza per minori.

Il fatto più inquietante è la rissa avvenuta alle 23.30 fra giovani magrebini e italiani che sono stati sentiti urlare offese a fonde razziale ai rivali, "tornate al vostro paese marocchini di m...".

Uno scontro molto violento con calci e pugni in cui è rimasto a terra un ragazzo magrebino ferito alla testa cadendo sul selciato dopo essere stato colpito con un calcio da un altro giovane, descritto come un italiano "palestrato con una maglia verde" fuggito in direzione di via Canneto il Lungo, anche se alcuni degli aggressori sarebbero stati visti scappare verso piazza De Ferrari, fra i passanti e i turisti sgomenti per la rissa a due passi da Palazzo Ducale.

A sedare la rissa gli agenti delle volanti, della polizia locale e anche alcuni investigatori dell'Interpol liberi dal servizio a Genova per un progetto internazionale e testimoni della scazzottata mentre sorseggiavano una birra in un locale.

Uno dei detective è stato il primo ad intervenire per tamponare la ferita al giovane a terra, "mi sono spaventato - racconta - perchè il ragazzo subito aveva perso i sensi, ma poi si è ripreso..." aggiunge a Primocanale ancora provato dal fatto.
Il ferito dopo ha ripreso conoscenza ed è stato soccorso dal medico del 118 e dai volontari della Croce Blu Castelletto che lo hanno trasportato all'ospedale in codice rosso, e apparentemente non era in pericolo di vita.

Le indagini sulla violenta rissa sono state avviate dai poliziotti delle volanti dirette dal dirigente Maria Teresa Canessa che già dal primo pomeriggio avevano cinturato insieme alle pattuglie del Nucleo Prevenzione Anticrimine e la Polizia Municipale la zona di Caricamento e di Sottoripa dove nei giorni scorsi sono avvenute altre violente risse e un grave accoltellamento fra pusher tunisini.

Alla richiesta di maggiore sicurezza di commercianti, abitanti e comitati del centro storico il questore Silvia Burdese e l'assessore alla Sicurezza del Comune Sergio Gambino hanno risposto con più pattuglie e più controlli in tutto il centro storico, ma nonostante questo spiegamento di forze i vicoli continuano a rimanere una polveriera e registrare aggressioni e altri fatti di sangue con cadenza giornaliera, a conferma che il degrado è sociale e non può essere risolto solo con le divise o militarizzando la città vecchia.

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