Cronaca

A raccontare la situazione a Primocanale è Giada Palermo, residente con i suoi quattro figli in uno dei civici di via Borgata Rivaro
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di Aurora Bottino

LOANO - Non sono solo a Varazze e a Finale Ligure le famiglie che non possono rientrare nelle loro case a causa del maltempo. Ci sono almeno dieci persone a Varzi, frazione del Comune di Loano, che aspettano che la strada che porta verso il loro complesso abitativo non sia più un fiume.

Ma non un piccolo torrente, un vero e proprio fiume in piena. Tanto che al momento neanche i mezzi di soccorso possono raggiungere il signore di novanta anni che abita in uno degli edifici. A raccontare la situazione a Primocanale è Giada Palermo, residente con i suoi quattro figli in uno dei civici di via Borgata Rivaro. 

Cosa è successo

"Per ragioni a noi tuttora sconosciute, è l'unica strada della zona non asfaltata, quindi sono circa 600 metri di carreggiata sterrata - spiega la residente -. È un fiume in piena, non è più una strada, è proprio come se uno stesse guardando un torrente. Sono scoperti i tubi della fogna, i tubi dell'acqua, tutto distrutto. Ci sono voragini che sono più di mezzo metro di profondità e non possiamo accedere alle nostre case in nessun modo.

"Ogni volta che piove rischiamo di lasciarci le penne"

Ora, con l'esondazione del torrente avvenuta ieri, parte della strada è stata portata via dalla furia dell'acqua i residenti che erano usciti prima del caos non possono tornare alle loro abitazioni mentre chi era in casa è bloccato.

La strada

"Si può andare a piedi, ma è comunque pericoloso". Continua Palermo. Dai vicini che sono lì da più di 40 anni arriva il solito monito: da sempre i residenti chiedono aiuto al Comune che non fa nulla. "Dicono sia una strada  interpoderale - cioè una strada di proprietà privata e d'interesse locale posta fuori dal centro abitato - . C'è molto sconforto". 

L'appello 

L'appello delle famiglia di via Borgata Rivaro è chiaro: "Non dimenticateci, per favore. Sappiamo che adesso ci sono tante persone in difficoltà, ma non avere la casa accessibile è un disastro. Non vogliamo essere più considerati cittadini di Serie B, perché comunque le tasse le paghiamo come gli altri".