Continua a tenere banco, non solo tra i banchi scolastici, la spinosa questione legata al ritorno degli alunni del liceo Classico nella sede originaria di piazza De Amicis. All'incirca nove anni fa per motivi di sicurezza, gli studenti vennero infatti trasferiti nel plesso scolastico del liceo Vieusseux di via Terre Bianche. Una convivenza più che positiva al punto che la notizia dell'ormai imminente trasloco ha gettato nello sconforto studenti, docenti e genitori. Riunioni, assemblee, proteste e cortei (venerdì mattina n.d.r.), per dire no al trasferimento.
I motivi vanno dalla perdita delle amicizie alla capienza della nuove aule. Qualche genitore aveva addirittura pronunciato la parola ghettizzazione riferendosi agli alunni del liceo Classico, costretti a lasciare l'istituto Vieusseux.
A scendere in campo questa volta l'assessore alla politiche scolastiche Laura Gandolfo che puntualizza alcuni concetti.
"I ragazzi, ospiti da anni dell'istituto Ruffini, rientreranno nella sede originaria del Classico, ora ristrutturata e messa in sicurezza attraverso un finanziamento di 10 milioni di euro, alla fine delle vacanze di Natale". A conoscenza della situazione di malcontento da parte di studenti, genitori e docenti ne approfitta per spiegare il significato di crisi.
"I genitori mi parlano di crisi, ne approfitto - chiude l'assessore - per ricordare l'etimologia di questa parola: scelta, decisione, processo, discernimento tra l'opinione e la realtà. Questo momento di crisi deve diventare momento di decisione, decidere come viverla. La crisi va gestita, non contrastata ancor più se dipende da elementi esterni".
IL COMMENTO
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