Cronaca

Nell'incidente sono coinvolte almeno sei auto. Traffico paralizzato verso Gravellona Toce
1 minuto e 44 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Almeno sei auto sono rimaste coinvolte in un incidente stradale avvenuto in A26 nel giorno di Santo Stefano. Il maxi tamponamento si è verificato tra Masone e Ovada, all'altezza del km 22, in direzione Gravellona Toce e ha causato lunghe code proprio all'ora di pranzo quando gli automobilisti stavano raggiungendo i propri cari per i festeggiamenti del 26 dicembre. 

L'attesa anche in galleria

I veicoli sono rimasti bloccati in galleria per un'ora, al punto che molte persone - esauste dall'attesa - sono scese dalle auto per fare due parole o chiedere informazioni (anche se lo ricordiamo è vietato e molto pericoloso). 

Soccorsi e rilievi

Sono intervenute la pattuglie della polizia stradale per i rilievi che hanno impegnato gli agenti a lungo essendo coinvolti sei veicoli, le ambulanze ma fortunatamente tutti i passeggeri hanno rifiutato il soccorso. Presenti anche gli operatori di autostrada per ripulire e ripristinare la carreggiata che è stata liberata intorno a mezzogiorno Secondo quanto appreso finora lo schianto non si sarebbe verificato in prossimità di un cantiere o di uno scambio di carreggiata. 

Pietra in autostrada, strage di auto: la rabbia degli automobilisti - Leggi qua

Il post di Terrile

In coda anche Alessandro Terrile, amministratore delegato di Ente Bacini e responsabile nazionale infrastrutture del Pd: "Da quasi un'ora siamo fermi in coda sulla A26, e su Isoradio Autostrade per l'Italia ci ricorda che la libertà è movimento.
Buon Santo Stefano a tutti i prigionieri delle autostrade liguri". 
 
Coda anche in A7 per lavori non sospesi durante le festività all'altezza del casello di Busalla in direzione del capoluogo ligure. 

La campagna di Primocanale

Dall'uscita di una pubblicità di Autostrade che propone lo slogan "libertà è movimento", Primocanale ha lanciato una campagna informativa e prodotto un controspot in cui si racconta la realtà ovvero come si viaggia quotidianamente in Liguria tra scambi di carreggiata, cantieri, scarsa manutenzione, code, deviazioni e chiusure anche nei giorni festivi. Più che di libertà, per l'appunto, in Liguria si può parlare di prigionia.

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