VENTIMIGLIA - È stato arrestato un sudanese irregolare per l'uccisione del migrante a Ventimiglia, trovato all'alba di venerdì, sotto il cavalcavia di Roverino, una zona frequentata da clandestini molti dei quali vi vivono accampati. A tradire l'uomo una profonda ferita sulla mano. All'origine della lite che ha portato all'omicidio ci sarebbe il presunto furto di un cellulare. L'uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e lunedì sarà interrogato per la convalida dell'arresto.
Ventimiglia, ucciso con 5 coltellate migrante a Roverino - IL DELITTO
Il corpo della vittima, anch'egli sudanese, al momento del rinvenimento sotto il cavalcavia di Roverino, presentava numerose ferite da arma da taglio. Il presunto killer - che di fatto ha ammesso la sua responsabilità subito dopo essere stato fermato - al momento del rinvenimento del cadavere si trovava ancora nella zona teatro pensando, magari, di passare inosservato fra i tanti migranti presenti in zona e sottoposti ad identificazione. La ferita però ha concentrato l'attenzione degli investigatori che, dopo un primo interrogatorio, hanno proceduto all'arresto.
Amareggiato il sindaco Gaetano Scullino: "È una situazione delicata e triste. Triste per chi ha perso la vita e triste anche per la città che, a livello di immagine, sotto questo aspetto ne esce sempre in ginocchio. La speranza è che con le ordinanze ma soprattutto con la collaborazione con il nuovo prefetto di Imperia queste situazioni non si ripetano più. Non fa bene a nessuno". Commenta Christian Papini della Caritas: "La situazione sta degenerando. Basta perdere tempo giocando con le vite altrui. Oggi sono arrivati 198 migranti. Nella sola mattinata curdi, afghani e libici".
Ventimiglia, il migrante disperso chiama i soccorsi: "Sto bene, sono a Mentone" - LIETO FINE
E intanto nella giornata di ieri si sono concluse positivamente le ricerche di un migrante disperso da parte delle forze dell'ordine italiane. L'uomo, infatti, ha risposto al telefono dicendo "Sono a Mentone, sto bene". Questo significa che la competenza è passata alle autorità francesi che, con ogni probabilità, rimanderanno in Italia il clandestino.
IL COMMENTO
Un respiro per non dimenticare, ecco perché Breathe ci può aiutare
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità