LA SPEZIA-Vendevano cagnolini di razza senza fare le fatture e senza aver aperto la partita Iva. A finire nei guai un allevamento di cani di Santo Stefano Magra. Il controllo dei carabinieri forestali ha mostrato che l'attività non era mai stata comunicata al Comune, non risultava essere iscritta alla Camera di Commercio per cui non era stata aperta alcuna partita Iva e in più aveva anche una ventina di cani arrivati dall'Europa dell'Est senza documenti fiscali.
"Il castello delle fate", l'allevamento in questione, è aperto da diversi anni: in questo periodo la titolare e i suoi familiari si sono intestati all'anagrafe canina ben 773 esemplari, poi nel tempo venduti a vari clienti a un prezzo medio di circa 1000 a esemplare. Tra le mura dell'attività, pubblicizzata anche sui social network, più di 100 cani tra Chihuahua, Pomerania barboncino toy, Chin, Papillon, Bulldog Francese e American Bully: 49 i cuccioli e 56 gli adulti, di cui almeno 20 fattrici.
Nell'allevamento erano presenti anche una ventina di cani provenienti dall'Europa dell'Est per i quali non era stato rilasciato alcun documento fiscale di vendita. Per questo i carabinieri forestali hanno multato la titolare con 15 sanzioni amministrative per le numerose violazioni accertate durante i controlli per un importo superiore ai 5mila euro.
IL COMMENTO
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