GENOVA - Il Tar di Salerno ha rimosso l'interdittiva sul cantiere dello scolmatore del Bisagno, che riprende i lavori già venerdì mattina.
I lavori dello scolmatore del Bisagno era stato affidato al consorzio di imprese Research, che era stato fermato dalla Procura di Salerno, per l'ipotesi di infiltrazioni mafiose, con un provvedimento notificato alla Prefettura di Genova. In casi come questi scatta il blocco del cantiere e la rescissione del contratto.
Ma Research aveva presentato ricorso al Tribunale e al Tar di Salerno, chiedendo sul doppio piano giudiziario e amministrativo, sulla premessa di aver rimosso i soggetti che avevano determinato il provvedimento, il commissariamento e la conseguente sospensione dell'interdizione.
Ieri è arrivato il provvedimento del Tar di Salerno che ha rimosso l'interdittiva in attesa di udienza collegiale l'8 giugno.
La struttura commissariale dà così il via libera allo sblocco del cantiere: "A seguito del decreto cautelare monocratico adottato dal Presidente del Tar Campania - sezione di Salerno, sospesi temporaneamente i presupposti alla base della risoluzione contrattuale, la Struttura commissariale per il Contrasto al dissesto idrogeologico della Liguria ha stabilito la riapertura entro domani del cantiere per i lavori relativi alla realizzazione dello scolmatore del torrente Bisagno a Genova, in attesa della decisione collegiale del Tar Campania che si pronuncerà l’8 giugno 2022. È stato contestualmente chiesto al RTI appaltatore un cronoprogramma dei lavori. Il prosieguo del cantiere sarà subordinato alla decisione collegiale del Tar Campania attesa per l’8 giugno 2022".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci