Cultura e spettacolo

Intervista al noto attore Andrea Pennacchi: il suo Er Pojana è noto in tutta Italia: e con lo spettacolo al via la 25esima edizione del Suq
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di Silvia Isola e Dario Vassallo

GENOVA - La 25esima edizione del Suq si è aperta nel segno delle risate: l'attore Andrea Pennacchi ha portato al Porto Antico sul primo 'palcoscenico' di Estate Spettacolo il suo "Er Pojana", il personaggio satirico noto ai telespettatori italiani per la sua verve tranchant da veneto nel suo "Pojanistan", una Padania contemporanea. E prima della serata graffiante nel colorato bazar di culture che fino al 25 luglio animerà le serate genovesi, tra spettacoli teatrali, musica, incontri e sapori, a Primocanale ha raccontato il suo rapporto con Genova. Prima dal punto di vista di "Er Pojana", che al "primo impatto sicuramente si sentirebbe territorio straniero politicamente parlando", racconta il Pennacchi-personaggio. 

"Ma poi non potrebbe fare a meno di notare che ci sono un sacco di cose in comune tra la sua terra e Genova, che peraltro ha molti tratti in comune con Venezia. Quando ci si è avversari per secoli si finisce per assomigliarsi un po'"

Una rivalità tra repubbliche marinare che non impedisce a Genova di essere nei confini del Pojanistan, un Veneto immaginario, indefinito, anzi infinito che abbraccia 'solo' chi è abbastanza al nord per stare nel Pojana pensiero. E presto da questa caricatura potrebbe nascere anche un film, dopo il libro e lo spettacolo teatrale. 

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Ma Andrea Pennacchi è un attore poliedrico che a Genova è stato anche sul set di "Petra", la serie tv dove interpreta il vice ispettore Antonio Monte, poliziotto vecchio stampo prossimo alla pensione, che affianca Paola Cortellesi nel ruolo di Petra Delicato, ispettrice della mobile di Genova impegnata a risolvere casi d'omicidio tra i carruggi e il mare. Per questo il legame di Pennacchi-attore con la città è molto stretto. 

"Ho un ottimo rapporto con Genova, ci vengono sempre volentieri, e il set è stata un'occasione per conoscerla bene perché poi ogni giorno andavamo in un luogo diverso al di fuori anche da quelle che sono le mete turistiche"

"Ed è stata anche l'occasione per conoscere un sacco di genovesi, di attori bravi, attrici straordinarie, tutte locali di prim'ordine", racconta a Primocanale: a "Petra" hanno lavorato genovesi come Andrea Bruschi, Cristina Pasino, Carlo Sciaccaluga. "Io appena arrivato questa mattina sono andato subito a mangiare un boccone e mi sono fatto quattro passi per la città". 

E non è mancata anche una riflessione più politica, dopo che in questi giorni con la scomparsa di Silvio Berlusconi, si è animato il dibattito politico e ora ci si interroga sulle sorti di Forza Italia. Il Pojana "ha un'ammirazione per Berlusconi, per tante cose che ha fatto. Però è consapevole che Berlusconi è colui che ha affossato completamente il progetto indipendentista, che era quello che gli stava a cuore. Per cui lui adesso segue con attenzione quella parte di governo, che gli dice che le tasse sono una roba brutta e che quindi risvegliano in lui antichi dolori di lotta".

"È curioso di vedere come andrà a finire con l'eredità di Berlusconi. Sicuramente era tutto suo. Il partito, l'azienda: senza senza l'uomo, il capannone si svuota dei suoi operai migliori"