Cultura e spettacolo

I cittadini: "Mi aspetto i roghi delle opere di grandi autori russi", "Brutto, bruttissimo clima". La replica: "Non si tratta di censura, ma di un atto simbolico, forse ci siamo spiegati male"
3 minuti e 40 secondi di lettura
di Silvia Isola

GENOVA - Fioccano le polemiche sui social per le decisioni a raffica che stanno arrivando dal mondo della cultura di 'mettere in stand-by' collaborazioni con attori, compagnie, e persino scrittori di fama mondiale nati oltre 200 anni fa come Dostoevskij, perché russi. Anche a Genova il teatro Govi di Bolzaneto ha deciso di rinunciare ad ospitare il III Festival Internazionale di musica russa e letteratura russa, dedicato al 200° anniversario della nascita di Dostoevskij. L'evento, cancellato di comune accorto con il municipio V della Valpolcevera, era organizzato in collaborazione con il Consolato russo. L'annuncio è arrivato via social, con queste parole:

"Il Teatro Govi è un luogo di cultura, pace e speranza che non vuole aprirsi a chi preferisce le bombe alle parole"

"Siamo consapevoli che essere di nazionalità russa non significhi automaticamente essere guerrafondai e siamo consapevoli che in una guerra a soffrire siano i popoli di tutte le fazioni coinvolte, ma in questo terribile clima mondiale preferiamo prendere una posizione netta, nella speranza che si ritorni alla Pace nel più breve tempo possibile". Non si sono fatte attendere le polemiche, anche perché il caso non è un fatto isolato. Proprio questa mattina, l'Università di Milano Bicocca ha fatto un passo indietro sulla decisione di non tenere più il corso del professor Paolo Nori proprio su Dostoevskij, dopo la pioggia di critiche. 

Via Facebook, tanti hanno commentato negativamente queste scelte. Emanuela Rolla, ad esempio, scrive: "Mi aspetto i roghi delle opere di grandi autori russi, così si che è un segno di pace. Ridicoli e meschini. Censurate la vostra ipocrisia! L’arte ha sempre una grande responsabilità sociale". Le fa eco Stefania Piana, il cui 'stato' è stato condiviso da molti: "Qui c'è gente che non vedeva l'ora di trovare un nuovo nemico, a ognuno la sua piccola guerra, il suo rogo personale di libri, di cultura, di idee. Brutto, bruttissimo clima". O ancora Monica Maiorino commenta: "Perché noi italiani dobbiamo fare questa figuraccia per pochi incompetenti? Cosa significa chiedere agli artisti russi una posizione politica?", facendo riferimento al caso del maestro Valerij Gergiev, a cui il sindaco di Milano Beppe Sala aveva chiesto di prendere le distanze da Putin e davanti al suo silenzio è stato "licenziato" dal dirigere un concerto al Teatro La Scala. Così a catena, in segno di solidarietà con Gergiev, Anna Netrebko ha deciso di dare forfait per "Adriana Lecouvreur". Per Brunella Selo è una situazione surreale.

"Come a dire che dopo la Seconda Guerra Mondiale avremmo dovuto vietare l’ascolto di Beethoven o i libri di Goethe per prendere posizioni chiare contro il nazismo"

"Ci siamo forse espressi male, non abbiamo niente contro la cultura russa, altrimenti non faremmo quello che facciamo da volontari: è un'azione che abbiamo voluto fare per la pace", ci tiene a chiarire il teatro, attraverso le parole di Caterina Angeli che cura le relazioni con la stampa per il teatro Govi. "Il Festival non è stato annullato, ma rinviato a quando la situazione internazionale ci permetterà di tenerlo in un clima di pace. Il nostro contatto era con una cantante russa, attualmente bloccata nel paese a causa dell'assenza di voli: è stata molto comprensiva nei confronti delle nostre motivazioni". Le fa eco Ivano Castellani, direttore artistico del teatro, che puntualizza: "Si trattava di quattro eventi programmati nell'arco di tre mesi, due di questi dovevano essere ospitati sul nostro palcoscenico, ma li abbiamo rinviati anche perché gli artisti erano impossibilitati a partecipare, poiché bloccati in Russia. Alcuni di loro avevano anche contratto il Covid-19. Appena sarà possibile recupereremo. Non abbiamo nulla contro i russi, tant'è vero che uno spettacolo in programma di danza è di due coreografi russi. E poi Dostoevskij ha scritto svariate opere nel segno della pace, non c'entra nulla con la nostra scelta". Di fronte ai commenti negativi, sottolinea una volta per tutte che è una decisione congiunta con il municipio. 

"Non si tratta di censura, ma di un atto simbolico. Comprendiamo le ragioni del pubblico e speriamo che ora possano capire le nostre"

Del resto, anche il Comune di Genova stesso ha deciso di interrompere con Mosca i rapporti: stop, quindi, anche al prestito dei capolavori genovesi al Museo Statale di Mosca. I rapporti tra Liguria e Russia sono storici e hanno radici profonde, tanto che nell'ultimo anno era anche stato sugellato un accordo tra il Teatro Carlo Felice e il St. Petersburg Music Hall, per non parlare del turismo. Tutte cose che - vista la situazione internazionale - sono attualmente in pausa. 

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 02 Marzo 2022

Armi all'Ucraina, Crucioli risponde ad ex ministro Pinotti

Secondo il candidato sindaco il paragone con alleati e partigiani è una strumentalizzazione della sinistra
Mercoledì 02 Marzo 2022

Ucraina: 54 genovesi chiedono di ospitare i profughi

Lo svela Don Martino, direttore di Migrantes: "Ucraini o africani, sono tutte persone"
Mercoledì 02 Marzo 2022

Aiuti all'Ucraina, allestito primo hub di Genova in piazzale Kennedy

I cittadini si sono recati già prima dell'installazione con beni di prima necessità da donare
Mercoledì 02 Marzo 2022

Guerra in Ucraina, da Genova al confine per salvare 11 profughi: il viaggio di quattro operai dell'Iplom

Non solo la famiglia di Sasha, a Serra Riccò, tra oggi e domani, arriveranno anche altri quattro parenti di una donna ucraina che lavora nel territorio
Mercoledì 02 Marzo 2022

Ucraina, ecco dove e che cosa donare a Chiavari

Alla chiesa delle Clarisse tantissime donazioni
Mercoledì 02 Marzo 2022

Ucraina, il sottosegretario alla difesa: “Serve diplomazia, per entrata nell’Ue meglio aspettare”

Pucciarelli: "Gli ucraini che arriveranno in Italia avranno immediatamente lo status di rifugiato per un anno e rinnovabile"
Mercoledì 02 Marzo 2022

A Genova l'hub per la raccolta generi prima necessità per l'Ucraina

GENOVA - Mentre le truppe russe continuano ad assediare Kiev la Liguria continua la sua mobilitazione in aiuto alla popolazione ucraina. I primi profughi sono già arrivati a Genova e nelle altre città. Non solo gesti simbolici o marce per la pace ma anche atti concreti per chi in questi giorni sta a
Martedì 01 Marzo 2022

Ucraina, esclusi dal "Laigueglia" i ciclisti della GazProm Rusvelo

Niente Trofeo Laigueglia né Milano-Sanremo per tutti i ciclisti, anche gli italiani, della GazProm Rusvelo. La squadra professionistica sponsorizzata dal colosso energetico russo, parzialmente controllato dallo Stato, ha perso la licenza UCI e gli organizzatori della corsa che parte domattina da Sav
Martedì 01 Marzo 2022

Ucraina, la testimonianza: "Il mio popolo combatte per la libertà di tutti"

Il legame tra Savona e l'Ucraina è profondo e risale agli anni Novanta, periodo del gemellaggio con la città di Mariupol. In seguito alle prime tensioni, già dal 2014 il Comune non aveva potuto riallacciare i rapporti
Martedì 01 Marzo 2022

Ucraina, Vira: "Mamma a Leopoli, raccolgo beni da inviare in patria"

Parla la coordinatrice della comunità nel Tigullio
Martedì 01 Marzo 2022

Ucraina: "Mia figlia e nipoti sotto le bombe, asseragliati in casa"

La toccante testimonianza di una donna che vive a Chiavari
Martedì 01 Marzo 2022

Ucraina, soccorso e aiuto per il popolo ucraino. Ecco i contatti per le donazioni a Genova

GENOVA-Una sorta di unità di crisi creata dalle istituzioni genovesi insieme agli enti del terzo settore e alla Protezione Civile per coordinare le attività di soccorso nei confronti del popolo ucraino che dal 24 febbraio è sotto assedio delle truppe russe. L'unità di crisi si sta riunendo giornalme
Martedì 01 Marzo 2022

Ucraina, il ligure nel suo bunker a Kiev: "Attendiamo fine sirene per cercare cibo"

L'appello: abbiamo bisogno di elmetti, giubbotti antiproiettili, auto blindate