Attualità

L'appello: abbiamo bisogno di elmetti, giubbotti antiproiettili, auto blindate
1 minuto e 6 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

KIEV - Dal suo bunker dove si rifugia con tanti altri cittadini di Kiev, Costantino Passalacqua, ligure di Lerici da anni in Ucraina racconta la vita nei primi giorni di guerra. A Primocanale ha inviato anche un video fatto col cellulare, e con Primocanale si è collegato questa mattina in diretta. "Ci sono bombardamenti in corso, hanno sganciato bombe stamattina fino alle 9", racconta Costantino.

"Quando suonano gli allarmi ci infiliamo nello scantinato e quando cessano andiamo a cercare di comprare cibo nel supermercato. Sempre se si riesce, c'è sempre coda, una coda che non finisce più. Può risuonare l'allarme e bisogna tornare subito indietro". 

Unione e vicinanza, e nessuna paura, tra cittadini insieme nello scantinato, racconta Passalacqua: "Noi non abbiamo paura, gli ucraini non hanno paura, sono gente forte, ho imparato anche io a non avere paura". Siamo pronti a tutto, dice il ligure, "Se finiranno gli uomini combatteranno le donne e i bambini".

E proprio ai bambini è difficile spiegare la guerra, dal fondo del bunker dove sono rifugiati insieme alle loro mamme. Costantino, che lavora nella ristorazione, aiuta a intrattenerli: "Ho comprato delle arance, insegno loro come mangiarle tagliandole a metà a morsi senza pelarle, li facciamo giocare, per i bambini è triste loro capiscono che qualcosa non va".

Passalacqua fa anche un appello: "Abbiamo bisogno di elmetti, di giubbotti antiproiettili, di auto blindate".

 

 

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 28 Febbraio 2022

Il ligure dal suo bunker di Kiev: "Non ci arrenderemo mai"

Costantino Passalacqua, il ligure di Lerici che da molti anni vive a Kiev, nei giorni scorsi si era collegato con Primocanale (leggi qui) e poco fa ci ha inviato un video dal bunker della capitale ucraina in cui si trova rifugiato. Passalacqua assicura che la resistenza ucraina riuscirà ad aver ragi
Venerdì 25 Febbraio 2022

Il ligure a Kiev: "Situazione orrenda, vergogna Europa"

Il racconto dello scenario di guerra dal Lericino Costantino Passalcqua dall'Ucraina: "Non c'è stata una posizione ferma da parte dell'Europa e dell'Occidente in generale. Mi sono vergognato"